Prezzi sigarette, addio alle marche: ecco dove e perché

Rivoluzione sulla vendita delle sigarette: addio alle marche e differenti prezzi. Arriva il pacchetto monocolore. Ecco dove e da quando
8 anni fa
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La Francia tenta una strada drastica per combattere la dipendenza dal fumo: non solo aumento dei prezzi delle sigarette ma rendere i pacchetti meno attraenti togliendo loghi e pubblicità delle marche. In commercio si troveranno solo pacchetti monocolori e neutri: verde oliva, senza pubblicità se non una foto che ricorda i danni del fumo sulla salute.

Resta il nome del produttore ma in basso e a caratteri ridotti.

Da tempo le associazioni anti tabagismo insistono sul fatto che molti fumatori, soprattutto i più giovani, sono attirati dai pacchetti colorati e trendy.

Icone classiche sono il cammello della Camel o il marchio alla moda della Marlboro.

Non si tratta di una novità assoluta: quattro anni fa è stata l’Australia a sperimentare questa tecnica per prima e i dati hanno fatto registrare un calo nel consumo di tabacco del 3%.

Attenzione il pacchetto meno attraente dal punto di vista del marketing ovviamente non farà scendere i prezzi delle sigarette, altrimenti si rischierebbe l’effetto contrario.

E nel corso del 2017 anche Irlanda e Regno Unito si adegueranno alla misura del pacchetto di sigarette no logo. A breve anche da noi si venderanno sigarette in pacchetti anonimi e monocolore?

Di cosa sono fatte le sigarette?

C’è una nota però da sottolineare (e che non è sfuggita ad alcune associazioni contro il fumo che infatti stanno polemizzando). La volontà di rendere il pacchetto neutro e spoglio non ha portato ad eliminare solo il logo ma anche la lista degli ingredienti. Spariscono così i riferimenti a nicotina, catrame o monossido di carbonio nonché ad aromi aggiunti.

Il governo francese ha spiegato che si tratta di una scelta consapevole per evitare che il consumatore possa scegliere un tipo di sigaretta piuttosto che un altro basandosi sulla composizione e illudendosi che una marca possa fare meno male di un’altra.

Quindi saranno solo i prezzi delle sigarette a fare la differenza al momento dell’acquisto e visivamente? La spiegazione governativa non convince la stampa francese secondo cui in questo modo si nega che alcuni additivi aggiunti alle sigarette possano aumentare la dipendenza dal tabacco.

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Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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