Una buona notizia per gli automobilisti italiani. A partire dal 1° agosto sarà obbligatorio per i distributori mostrare il cartellone dei prezzi medi di benzina e diesel. Si tratta di una misura di trasparenza nei confronti dei cittadini, ma non mancano le polemiche. Furio Truzzi di Assoutenti, pur salutando favorevolmente la norma, sottolinea come il vero problema della crescita dei prezzi dei carburanti non sia dovuto soltanto ai rivenditori finali, ma a tutta la filiera che vede e ha visto le società petrolifere generare enormi extra-profitti.
Manutenzione, aria condizionata e tanto altro
Risparmiare sull’utilizzo di benzina non solo è possibile, ma di questi tempi diventa quasi un obbligo. Il primo suggerimento riguarda la manutenzione: ogni 15mila/20mila chilometri bisognerebbe controllare l’olio, così come almeno una volta al mese andrebbe controllata la pressione degli pneumatici, perché le gomme sgonfie moltiplicano i consumi di carburante.
Il secondo consiglio riguarda l’estate: guidare con l’aria condizionata è sicuramente un piacere, ma quando andrebbe utilizzata correttamente? Il climatizzatore accresce molto i consumi, ma anche l’eccesso di resistenza del vento con i finestrini aperti. Che fare, allora? Fino alla velocità di circa 50 km/h conviene tenere aperti i finestrini, a velocità più elevate conviene l’aria condizionata.
Bisogna poi evitare di caricare l’auto in eccesso. Inutile trasportare pesi sull’auto, quando non servono, così come può essere estremamente utile smontare portapacchi quando non vengono utilizzati. Questi ultimi creano resistenza al vento e i consumi possono crescere fino al 10%.
Prezzo benzina, obbligo cartellone: cosa cambia e come risparmiare in 10 mosse
Dopo aver analizzato la gestione dell’automobile, in vista del risparmio alla guida adesso tocca parlare proprio di come ridurre in senso stretto i consumi di carburante. Iniziamo subito da un vecchio mito che resiste ancora: mettere l’auto in folle e sfruttare in discesa l’inerzia non fa risparmiate ed è soltanto un rischio inutile. Quando si è in folle, infatti, il motore gira al minimo, ma comunque gira. Quando la marcia è ingranata, invece, e si alza il piede dall’acceleratore, allora davvero l’alimentazione viene interrotta del tutto. Ci sono poi delle ovvietà che non sempre il cittadino può permettersi, ma che in molti suggeriscono: evitare l’ora di punta e pianificare al meglio il percorso, cercando di combinare più commissioni in ogni sosta che si fa, e soprattutto cercando di inserire anche un rifornimento presso una pompa particolarmente economica.
Ma arriviamo allo stile di guida, perché è qui che spesso casca l’asino. Parliamo innanzitutto di velocità: viaggiare in autostrada a 115 km/h invece che a 130 km/h fa risparmiare addirittura il 25% di carburante, una differenza notevole. Ma in generale è la guida equilibrata che permette di consumare meno: accelerare e frenare all’improvviso è il modo migliore per buttare carburante e non guadagnare neanche un secondo nel proprio percorso. Bisogna poi usare sempre la marcia corretta: come scoprirla? Si tratta di quella che, per mantenere la velocità desiderata, richiede la pressione minore sul pedale dell’acceleratore.
In sintesi
1. Dal 1° agosto i distributori dovranno mostrare il cartello con i prezzi medi dei carburanti: una buona notizia per gli automobilisti.
2. Per risparmiare carburante alla guida, occorre innanzitutto controllare il veicolo: la manutenzione è decisiva, così come l’utilizzo intelligente dell’aria condizionata.
3. Per ridurre i consumi del 10% occorre smontare eventuali portapacchi perché offrono resistenza al vento.
4. La seconda grande regola per risparmiare è lo stile di guida: ovvietà come evitare l’ora di punta o scegliere il percorso con attenzione.
5. Bisogna poi sfatare il mito che non si consuma se si mette l’auto in folle.
6. Per risparmiare il 25% di carburante, sull’autostrada bisognerebbe andare a 115 km/h invece che a 130 km/h.
7. Una guida equilibrata, senza accelerazioni e frenate continue, permette di consumare meno carburante.