Quante volte avete sentito dire che il prezzo dei biglietti aerei, soprattutto per i voli di lunga durata e intercontinentali, dipenda in buona parte dalle tasse aeroportuali? Eppure se questa fosse l’unica spiegazione non si spiegherebbe come certe compagnie aeree low cost possano offrire voli in offerta a pochi euro. Stando ad uno studio presentato qualche giorno fa a Bruxelles in occasione dell’Airport investment symposium, quella delle tasse aeroportuali per la determinazione del prezzo di volo è una bufala o, meglio, è solo una spiegazione parziale della tendenza dei prezzi dei voli alti su alcune tratte cruciali.
La possibilità di trovare un volo low cost dipende dalla tratta
In un certo senso lo studio conferma che la possibilità di trovare un volo low cost dipende dalla tratta ma non, come molti pensano, per le tasse aeroportuali imposte dallo scalo bensì per la concorrenza con altri vettori per lo stesso viaggio. Lo studio, condotto da Icf, è la contro risposta dell’associazione Aci che rappresenta gli aeroporti di 45 Stati, alle polemiche di alcune compagnie aeree che sostenevano che, la riduzione delle tasse aeroportuali, avrebbe determinato sconti sui voli consistenti tali da spingere l’economia di molti Paesi e creare circa 200 mila nuovi posti di lavoro in Europa.
Le conclusioni del rapporto però puntano il dito più sulla concorrenza proprio delle compagnie aeree: “i costi aeroportuali sono una parte relativamente piccola e stabile dei costi totali delle compagnie aeree e sostengono l’utilizzo di strutture e servizi aeroportuali. Pertanto, i diritti aeroportuali possono influenzare la pianificazione delle capacità e lo sviluppo della rete delle compagnie aeree, poiché le compagnie aeree cercano di massimizzare i propri rendimenti concentrandosi sulle rotte più redditizie. Tuttavia, non esiste una corrispondenza diretta tra i diritti aeroportuali – e qualsiasi cambiamento nel loro livello – e tariffe aeree. In effetti, i diritti aeroportuali di solito hanno un’influenza non significativa sulle tariffe aeree, che sono in costante cambiamento, basate su tecniche di determinazione dei prezzi dinamiche guidate da modelli di domanda, elasticità dei prezzi e livello di concorrenza su una determinata rotta”.
A sostegno di questa teoria peraltro possiamo osservare che mentre l’andamento dei prezzi dei biglietti aerei è dinamico e fluttuante, quello delle tasse aeroportuali è fisso. Statisticamente i dati raccolti da ICF dimostrano come le tariffe aeree sulle rotte in cui vige un regime di monopolio siano mediamente molto più alte rispetto alle tratte servite da due o più compagnie aeree. La concorrenza su una stessa tratta abbassa il prezzo del biglietto aereo, così come la stagionalità della data del viaggio. Inoltre le variazioni delle tasse aeroportuali non sono mai improvvise e di rado incidono in modo significativo.