La benzina in Italia costa 20 centesimi al litro in più della Germania, perché?

La benzina costa in Italia 20 centesimi al litro in più che in Germania, +17 cent sulla Francia. Quali sono le ragioni di questo divario?
9 anni fa
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Francia e Germania molto dietro

Per trovare, invece, i nostri grandi competitor europei dobbiamo scorrere di molto la classifica, perché in Francia un litro di benzina costa ancora 1,23 euro e in Germania 1,20 euro. In fondo, ça va sans dire, abbiamo la Russia con appena 0,47 euro al litro, ma si fa presto a dire che fosse scontato, in quanto trattasi del primo produttore energetico al mondo; infatti, il vertice della classifica europea, considerando anche i paesi non-UE, è occupato dalla vicina Norvegia, che con 1,54 euro al litro è lo stato, dove gli automobilisti sono più svantaggiati, nonostante sia un’economia produttrice di greggio, tanto che il 20% del suo pil dipende dalle estrazioni nel Mare del Nord.

Per capire il perché di tale evidente svantaggio ai danni degli automobilisti italiani, si deve considerare anche l’onere della tassazione del carburante. Su un litro di benzina, le sole accise pesano nel nostro paese per 0,738 euro, mentre l’IVA al 22% attualmente equivale ad altri 25 centesimi. In tutto, le tasse arrivano a 0,988 euro al litro, rappresentando il 70% del prezzo finale alla pompa. In Germania, le accise sono di 0,655 euro al litro e l’IVA è un po’ più bassa che da noi, al 19%. In complesso, sugli 1,20 euro al litro in media, la tassazione attuale vale qui meno di 85 centesimi, anche pur sempre il 70% del prezzo sborsato dall’automobilista tedesco.

Accise benzina determinano il gap

Passiamo alla Francia: accise per 0,613 euro al litro e IVA al 20%, insieme fanno quasi 82 centesimi al litro, pari al 66,5% del prezzo finale, qualcosa in meno rispetto a Italia e Germania. Attenzione, però, a farvi fuorviare dai valori percentuali, perché è evidente che su un prezzo finale più basso, il peso della tassazione tenda ad essere maggiore. In valore assoluto, però, abbiamo che le tasse incidano in Germania per 14 centesimi in meno al litro che da noi e in Francia per quasi 17 centesimi in meno (esattamente la differenza di prezzo con l’Italia).

Considerando questi ultimi dati, troviamo che esisterebbe certamente spazio per un calo dei prezzi alla pompa in Italia rispetto ai principali concorrenti europei, ma questo sarebbe di pochi centesimi al litro, non più di 4-5, tenendo presente che parte del maggiore costo è dato in Italia da una logistica meno efficiente, con una rete più estesa, pari a circa 23.000 stazioni di servizio, quasi il doppio di quelle di Francia e 9 mila in più che in Germania, dove la popolazione è, però, di 87 milioni di abitanti e il parco macchine ammonta a circa 8 milioni di unità in più.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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