Prima dei 62 anni in pensione: per gli operai ecco gli scivoli disponibili

Ma è vero che per gli operai se addetti alla linea a catena ci sono due misure di pensione che permettono di uscire anche prima dei 62 anni di età?
1 settimana fa
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pensione operai
Foto © Pixabay

Ci sono dei lavori che possono consentire un pensionamento anticipato. Attività lavorative che possono consentire di uscire prima dal mondo del lavoro a chi le svolge. E non c’è una sola misura, ma diverse misure pensionistiche destinate proprio a speciali categorie di lavoratori. A dire il vero ci sono delle attività lavorative che tanto speciali non sono visto che parliamo di attività lavorative molto comuni. Perché non bisogna svolgere lavori particolari e rari per godere di notevoli vantaggi pensionistici.
Oggi infatti analizziamo le varie possibilità di uscire dal mondo del lavoro che hanno i comuni operai di fabbrica. Parliamo di pensione per operai che lavorano nella cosiddetta linea a catena.

Prima di tutto stabiliremo cos’è la linea catena e come si fa a rientrare in questi speciali scivoli pensionistici. E poi analizzeremo nello specifico che significa poter andare in pensione prima rispetto ai requisiti ordinari.

“Salve, volevo delle delucidazioni in merito al lavoro nella linea a catena. Sono un operaio di fabbrica dal 2010. Lavoro nel settore Automotive. Prima facevo il commesso di negozio e prima ancora il meccanico mezzi agricoli. Ho 35 anni di contributi e vado per i 63 anni di età. Mi dite che genere di prestazione posso prendere all’INPS così lascio il lavoro? Tra l’altro con tutte le voci che girano, non è detto che l’azienda per cui lavoro continuerà ad operare. Ecco perché se c’è l’occasione, me ne vado in pensione. Grazie”

Prima dei 62 anni in pensione: per gli operai ecco gli scivoli disponibili

 

Andare in pensione prima per chi svolge un lavoro nella linea a catena in fabbrica è qualcosa di molto comune.

Ci sono almeno due misure che consentono a chi svolge un lavoro di questo genere, cioè gli operai, di accedere alla pensione in anticipo rispetto ai requisiti ordinari, tanto per la vecchiaia a 67 anni che per le pensioni anticipate ordinarie. Ma cosa significa operaio della linea catena? Dal punto di vista logico, operaio della linea a catena è colui che svolge un lavoro in un determinato ciclo produttivo, in una fabbrica, con un lavoro organizzato e basato sulla ripetizione meccanica di alcune attività. Più nel dettaglio, si tratta di lavoratori sui quali si applicano delle voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) come previsto dal Decreto Legislativo numero 67 del 2011 e che sono in opera dentro un processo produttivo di serie con misurazione dei tempi di produzione.

Le due misure di pensionamento anticipato per operai della linea a catena

Un lavoro considerato logorante che rientra proprio nello specifico campo del lavoro usurante. Detto questo è evidente che chi svolge un’attività di questo tipo può avere diritto ad uscire con lo scivolo per lavoro usurante. Che è la misura più vecchia indirizzata a questo genere di lavori.
Ma per questi lavori c’è da rientrare anche nella cosiddetta quota 41 per i precoci.
Lo scivolo usuranti è una pensione che gli operai possono percepire già a partire dai 61 anni e 7 mesi di età.

Per lo scivolo usuranti bisogna anche maturare almeno 35 anni di contributi versati e allo stesso tempo completare la quota 97,6. Una quota dettata dalla somma di età e contributi e dove sono valide anche le frazioni di anno. Per il diritto allo scivolo usuranti bisogna però presentare una domanda di certificazione del diritto entro il primo maggio dell’anno precedente quello in cui si presenta la domanda di pensione. Tra i lavori usuranti anche gli addetti alla linea a catena. Che possono, se hanno maturato 41 anni di contributi, uscire senza limiti di età. Con una misura che si chiama Quota 41 per i precoci. Ma solo se di questi 41 anni di versamenti, almeno un anno è versato prima dei 19 anni di età. Per lo scivolo usurante l’attività lavorativa nella linea a catena, se la precedente non era dello stesso genere, deve essere stata svolta per metà della vita lavorativa o per 7 degli ultimi 10 anni di carriera. Per la quota 41 precoci invece, l’attività deve essere stata svolta per 6 degli ultimi 7 anni o per 7 degli ultimi 10 anni.

 

 

 

 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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