Ma come negli ultimi anni, il ruolo del procuratore è stato fortemente messo in discussione da molti addetti ai lavori all’interno del mondo del calcio. Questo a causa della loro presenza sempre più preponderante, la quale ha spesso finito per inasprire i rapporti tra i club e i calciatori da loro assistiti. Non sono mancati poi presidenti che si sono espressi in maniera inequivocabilmente contraria al loro operato, su tutti il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Negli ultimi anni poi anche i tifosi hanno imparato a non vedere di buon occhio questa figura professionale, ma qual è il giro d’affari che ruota intorno a loro e quali sono le squadre che hanno dovuto sborsare di più?
Una piaga impossibile da estirpare?
C’è chi considera i procuratori come una sorta di veri e propri papponi, nel senso che sfruttano il lavoro di altri per guadagnare il proprio compenso.
Emblematico ultimamente il caso di Zirkzee, accostato per diverse settimane al Milan, e poi finito al Manchester United poiché a quanto pare i rossoneri si sono rifiutati di pagare una cifra spropositata proprio al procuratore del calciatore belga. La storia del ruolo l’ha però indubbiamente fatta Mino Raiola, storico procuratore di tanti campionissimi.
Procuratori di calcio, il giro d’affari
Capire che la questione procuratori va regolamentata è semplice, basta dare uno sguardo ai soldi che girano dietro questa figura professionale. La regolamentazione urge maggiormente se si confrontano le cifre spese tra il 2015 e oggi. Ecco i dati forniti dalla Figc:
- 2015 – 84,4 milioni di euro;
- 2016 – 193,3 milioni di euro;
- 2017 – 138,1 milioni di euro;
- 2018 – 171,6 milioni di euro;
- 2019 – 187,9 milioni di euro;
- 2020 – 138 milioni di euro;
- 2021 – 173,8 milioni di euro;
- 2022 – 205,7 milioni di euro;
- 2023 – 220,2 milioni di euro.
Si è passati da 84 milioni di euro del 2015 a 220 milioni dello scorso anno, una cifra più che raddoppiata. Urge l’intervento delle autorità competenti per regolamentare il tutto. La media di soldi spesi verso i procuratori per singolo club è passata da 4,2 milioni a 11,1. Negli ultimi 9 anni in pratica i procuratori si sono pappati 1,51 miliardi di dollari. Ecco il giro d’affari generale per la Serie A che ruota intorno a questa figura professionale. Senza regole nette e precise si teme che entro il 2040 questa cifra venga raddoppiata nuovamente. Ma quali sono le squadre di Serie A che hanno speso di più per i procuratori?
- Milan, 8,89% – 134,5 milioni di euro;
- Fiorentina, 5,85% – 88,5 milioni di euro;
- Napoli, 5,73% – 86,7 milioni di euro;
- Atalanta, 4,41% – 66,7 milioni di euro;
- Udinese, 3,39% – 51,2 milioni di euro;
- Bologna, 3,30% – 49,9 milioni di euro;
- Torino, 3,13% – 47,3 milioni di euro.
Il Milan, che ha rinunciato a Zirkzee, è proprio il club che ha speso di più. In classifica anche il Napoli che, giustamente, quindi si lamenta tramite il suo presidentissimo. Compaiono un po’ a sorpresa fuori dalle zone alte Inter e Juventus.
L’introduzione di un regolamento FIFA
Ma quali son i procuratori che guadagnano di più.
A quanto pare questi professionisti però non ci stanno e hanno citato la FIFA in giudizio: “Siamo stati citati in giudizio da alcuni agenti, ma la FIFA continuerà a difendere la sua posizione in tribunale. Invito i governi e i legislatori a unirsi a noi e a svolgere un ruolo attivo nel garantire che i fondi generati dai trasferimenti siano conservati all’interno del calcio e condivisi con club di tutto il mondo, poiché sono assolutamente fondamentali per le generazioni attuali e future di calciatori”. Queste le parole di Gianni Infantino, che ora attende l’esito del giudizio prima di far partire la sua contromossa agli agenti dei calciatori.
Riassumendo…
- per molti sono una piaga, soprattutto per club e tifosi, stiamo parlando dei procuratori;
- la FIFA dovrebbe lanciare un regolamento bassato su un tetto per le commissioni;
- gli agenti hanno anticipato la loro mossa citando in giudizio la FIFA, ora si attende l’esito.