Nel decreto legge Energia non c’è traccia della tanto attesa proroga bollette per il mercato tutelato. Salvo clamorosi interventi dell’ultimo minuto, quindi, la tutela sta per finire e i consumatori si ritroveranno quindi necessariamente a doversi barcamenarsi all’interno del mercato libero. Cosa ci attende?
Fine del mercato tutelato
Alla fine il Governo ha preso la sua decisione e, come ormai molti temevano, nella legge Energia non è stata prorogato il mercato tutelato. Le utenze quindi passeranno necessariamente al mercato libero.
In poche parole, entro le date sopra citate le famiglie italiane dovranno sottoscrivere un nuovo contratto sia per l’elettricità che per la fornitura di metano. Ad ogni modo, il governo non ha intenzione di lasciare gli italiani da soli in questo momento di transizione delle utenze. Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Frattin, ha fatto sapere che istituirà un tavolo per studiare modalità di passaggio “morbide” e non traumatiche per le famiglie. A tal proposito lo stesso Frattin aveva annunciato: “Il 10 gennaio ci sono le gare. Faremo delle valutazioni rispetto ai clienti vulnerabili, pensando per loro a una metodologia diversa. Con Arera stiamo definendo le modalità di attuazione”. Gl italiani interessati hanno già ricevuto una lettera nella quale vengono presentate le possibili opzioni per effettuare la scelta nel mercato libero.
Proroga bollette addio, niente mercato tutelato
Il Governo ha però istituito una soluzione alternativa al mercato tutelato e a quello libero. Sai tratta del servizio di tutela della vulnerabilità. I requisiti per rientrare in questo settore sono diversi. Sono considerati vulnerabili i cittadini con reddito basso, quelli con disabilità, quelli che hanno un’utenza in una struttura provvisoria a seguito di calamità, infine gli over 75enni. Per coloro che invece non rientrano in questa ristretta categoria, ci sarà da fare la scelta se rimanere con lo stesso operatore (ma con un contratto diverso e non più tutelato dalle tariffe del Governo), oppure cambiare compagnia per le proprie utenze domestiche di luce e gas. Il decreto Energia si è poi concentrato su altri fattori importanti relativi alle utenze domestiche e non sono mancati fondi ingenti per l’attuazione di tali norme.
Mentre gli italiani si mettono a caccia di sistemi per risparmiare, come ad esempio trucchetti per coloro che consumano troppa acqua e hanno bollette troppo salate, c’è chi guarda già alle offerte del mercato libero per capire quale spesa dovrà affrontare per le utenze il prossimo anno. Ad ogni modo, Frattin ci dice che il Governo ha stanziato 350 milioni all’anno fino al 2032 per Regioni e Province autonome. Tali fondi saranno utilizzati per l’installazione di impianti fotovoltaici e non solo. Al Sud saranno creati due poli per la produzione degli impianti per l’eolico offshore. La novità maggiore del decreto è però la possibilità concessa a Regioni e Comuni di presentare autocandidature per ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari. Insomma, uno sforzo importante che secondo lo stesso Frattin vale ben 27,4 miliardi di euro di investimenti.
I punti chiave…
- fine del mercato tutelato, nessuna proroga bollette per i cittadini;
- il 10 gennaio finisce quello del gas, mentre il primo aprile si interrompe quello dell’elettricità;
- istituito il nuovo servizio di tutela della vulnerabilità.