Buongiorno Patrizia,
ti scrivo perché tempo fa ti ho concesso un’intervista sul difficile lavoro dell’infermiera ed ora mi trovo ad avere un dubbio al riguardo della possibilità o meno di accedere alla pensione anticipata.
Ho sentito molto parlare della possibilità di una proroga all’opzione donna anche per il 2018 e questo mi aveva lasciato sperare di poter accedere al pensionamento anticipato perché proprio nel 2018 compio i 57 anni richiesti per l’accesso alla misura, ma mi mancano i 35 anni di contributi.
Ed ora ti spiego il mio dubbio.
Ad oggi ho 32 anni di contributi, mese più mese meno, un figlio per il quale non ho mai riscattato contributi e avrei tutto il prossimo anno di contributi da versare. Anche nella migliore delle ipotesi mi mancherebbero 12 mesi di contributi per poter accedere all’opzione donna. La mia domanda è questa: avendo lavorato per oltre 18 anni nella terapia intensiva, avendo fatto per tutti gli anni di servizio turni di notte, non mi spetta il riconoscimento di qualche contributo figurativo da poter sommare a quelli che ho per poter arrivare ai fatidici 35 anni? Ti anticipo subito dicendo che ho già riscattato gli anni di laurea ma non ho riscattato il titolo di studio che mi avrebbe permesso di diventare caposala.
Un caloroso saluto, già certa di una tua, come sempre, gentilissima risposta.
Per prima cosa ti consiglio, per quanto riguarda il riscatto dei contributi relativi al figlio, di aspettare il 2018 poiché è in discussione la possibilità di innalzare da 4 a 6 i mesi di contributi figurativi riconosciti alle donne per ogni figli (2 mesi di contributi in più non si buttano di certo via e aspettare qualche mese per chiederli non porterà alcun danno).
Proroga Opzione donna 2018
Veniamo ora alla tua situazione contributiva. Non sei molto chiara nel dirmi i contributi che effettivamente hai (anche se a conti fatti fa poca differenza).
Infermieri: non solo riscatto laurea ma anche del diploma
Ma ho scoperto, leggendo qua e là, che è possibile riscattare anche il corso di infermiere professionale e non solo la laurea di cui tu mi parli (si tratta del corso triennale) a tal proposito ti riporto lo stralcio della circolare Inps a riguardo “Pertanto, per la valutazione a riscatto del corso di infermiere professionale, in presenza di domande inoltrate successivamente al 10-9-91, gli uffici operativi dovranno necessariamente effettuare un’istruttoria personale per verificare il possesso o meno del diploma di istruzione secondaria superiore. In relazione al titolo di studio posseduto occorre distinguere le seguenti ipotesi: a) qualora l’accesso al corso di infermiere professionale sia avvenuto in virtù del possesso di diploma di istruzione secondaria inferiore si ammetterà a riscatto esclusivamente il biennio, in applicazione di quanto previsto dall’art. 24 della L.1646/62; b) qualora l’accesso al corso di infermiere professionale sia avvenuto in virtù del possesso di diploma di istruzione secondaria superiore si dovrà ammettere a riscatto la durata legale del corso di infermiere professionale (tre anni), in virtù dell’art. 8 comma 1 lettera b) della legge 274/91; infatti, pur non essendo strettamente equiparabile il corso di studi di infermiere professionale ad un corso di formazione professionale, il personale interessato è comunque in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore e, quindi, idoneo per preparazione culturale e professionale ad uno specifico inserimento nel mondo del lavoro. La valutazione triennale del riscatto potrà avvenire solo qualora il corso di studi sia effettivamente iniziato a partire dall’anno scolastico 1975/76.”.
Se rientri in questa casistica e puoi riscattare questo triennio a mio parere rientri pienamente nella possibilità di poter accedere alla pensione anticipata con Opzione Donna qualora venga prorogara nel 2018.