Proroga rottamazione cartelle: si applicano i 5 giorni di tolleranza?

Riapre ufficialmente la rottamazione cartelle al 18 dicembre 2023. Si applicano i 5 giorni di tolleranza anche alla proroga?
1 anno fa
2 minuti di lettura
rottamazione cartelle
Foto © Licenza Creative Commons

La legge di conversione del decreto Anticipi (decreto-legge 145/2023) ripesca i decaduti dalla rottamazione cartelle edizione legge di bilancio 2023. Dopo l’ok della Camera, il provvedimento legislativo è ufficialmente approvato anche dal Senato e attende solo la pubblicazione in Gazzetta.

Si può rientrare nella sanatoria pagando entro il 18 dicembre 2023. I beneficiari sono coloro che non hanno pagato (in tutto o in parte) la prima o unica rata e/o la seconda rata.

Qualche lettore ci chiede se, anche alla nuova scadenza del 18 dicembre possono applicarsi i 5 giorni di tolleranza.

Rottamazione cartelle, quello che si risparmia

L’edizione 2023 della rottamazione cartelle è prevista dalla manovra di bilancio di questo stesso anno. Permette ai contribuenti di definire in maniera agevolata i debiti (carichi) affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

L’adesione andava fatta con domanda all’Agenzia medesima entro il 30 giugno 2023 e la risposta è arrivata con comunicazione (accoglimento o rigetto) entro il 30 settembre 2023. Tali termini sono stati prorogati di tre mesi per coloro che al 1° maggio 2023 avevano residenza, sede legale o operativa in uno dei comuni di cui all’allegato 1 del decreto Alluvioni. Si tratta di alcuni comuni delle regioni di Emilia Romagna, Marche e Toscana.

Per gli ammessi, la sanatoria fa risparmiare le somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio. Quindi si vanno a pagare solo quelle dovute a titolo di capitale, a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e diritti di notifica.

Le date (ordinarie) per andare alla cassa

In merito alle scadenze di pagamento, nella domanda il contribuente era chiamato ad indicare se pagare in unica soluzione o a rate.

Il pagamento in unica soluzione aveva scadenza il 31 ottobre 2023. La rateizzazione (massimo 18 rate), invece, vede un calendario dove, la prima rata aveva scadenza 31 ottobre 2023 e la seconda il 30 novembre 2023.

Le altre 16 sono da pagarsi entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024.

Per la rottamazione cartelle alluvionati di maggio 2023 (allegato 1 decreto alluvioni), tutte le scadenze di pagamento sono prorogate di tre mesi.

I 5 giorni di tolleranza, la decadenza e il ripescaggio rottamazione cartelle

Regola dice che, per ogni data di scadenza pagamento sono previsti 5 giorni di tolleranza. Questo significa che si può pagare entro 5 giorni successivi senza conseguenza. Non pagando (in tutto o in parte), entro 5 giorni, anche una sola rata, si decade dalla sanatoria.

Ne consegue che chi non ha pagato la prima o unica rata entro il 31 ottobre 2023, poteva farlo entro il 6 novembre 2023 (il 5 era domenica). Se non lo ha fatto entro il 6 novembre, doveva considerarsi decaduto. Stesso discorso per chi ha pagato per tempo la prima rata ma non ha pagato la seconda entro il 5 dicembre 2023.

In loro soccorso, è arrivata la legge di conversione del decreto Anticipi stabilendo che tali contribuenti decaduti, possono pagare la prima o unica rata e/o la seconda rata entro il 18 dicembre 2023. Ciò consentirà di non decadere dalla definizione agevolata. Allo stesso tempo, è stabilito che a tale data NON si applicano i 5 giorni di tolleranza. Pertanto, chi non paga in tutto o in parte entro il 18 dicembre 2023 decade dalla sanatoria. Continuano, invece, ad applicarsi i 5 giorni di tolleranza rottamazione cartelle per le scadenze successive.

Riassumendo…

  • il decreto Anticipi è stato definitivamente convertito in legge
  • è ufficiale il ripescaggio nella rottamazione cartelle per coloro che non hanno pagato (per tempo) la prima o unica rata e/o la seconda rata
  • tali contribuenti possono NON considerarsi decaduti se pagano le citate rate entro il 18 dicembre 2023
  • alla data prorogata NON si applicano i 5 giorni di tolleranza.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Mercato libero dell'energia, Selectra dà una mano nella scelta.
Articolo precedente

Fine maggior tutela e offerte natalizie: guida alla transizione, occhio alle truffe e i miti da sfatare

Germania con problemi di bilancio
Articolo seguente

Così la Germania usa la guerra in Ucraina per giustificare i suoi ‘buchi’ di bilancio