Una buona e una cattiva notizia per il superbonus dopo l’approvazione nella giornata di ieri del decreto Aiuti-quater. Infatti, il Governo ha approvato la proroga del superbonus per l’anno 2023 anche per i lavori effettuati sulle villette e gli edifici unifamiliari, subordinandolo però al rispetto di un limite ISEE variabile in base alla composizione del nucleo familiare. Il superbonus però scenderà dal 110% al 90%. Dunque l’agevolazione viene tagliata di circa venti punti percentuali.
L’aliquota del 90% si applicherà anche per i lavori condominiali.
Vediamo nello specifico come cambia il superbonus dopo l’approvazione del decreto Aiuti-quater.
Superbonus. Le scadenze prima del decreto Aiuti-quater
A oggi, in base all’art.119 del DL 34/2020, decreto Rilancio, il Superbonus 110 per gli edifici e le villette unifamiliari spetta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022, con SAL al 30% raggiunto entro il 30 settembre.. La stessa cosa dicasi per le unita’ immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari:
- funzionalmente indipendenti e
- che dispongano di uno o piu’ accessi autonomi dall’esterno.
Per i lavori effettuati su edifici condominiali, il superbonus sarà in vigore fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia tra il 2023 e il 2025, l’agevolazione superbonus passa dal 110 al 65%. In particolare, per gli interventi effettuati su edifici condominiali, il superbonus spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025. Tuttavia, la detrazione, a partire dal 1° gennaio 2024 viene ridotta al: 70 per cento per le spese sostenute nell’anno 2024; 65 per cento per quelle sostenute nell’anno 2025. Le stesse scadenze e percentuali valgono rispetto ai lavori effettuati dai condomini e dalle persone fisiche su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche.
Le novità nel decreto Aiuti-quater. Proroga superbonus anche per le villette
Con il decreto Aiuti-quater cambiano le scadenze del superbonus.
Nello specifico, come da comunicato stampa del Governo pubblicato ieri:
Si anticipa la rimodulazione al 90 per cento per le spese sostenute nel 2023 per i condomini e si introduce la possibilità, anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni, a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno, innalzati in base al quoziente familiare).
Dunque, tanto per i lavori condominiali, tanto per quelli su villette e edifici unifamiliari, il superbonus scende già dal prossimo anno dal 110% al 90%.
Attenzione, per le villette e gli edifici unifamiliari il superbonus al 90% spetterà solo se:
- si tratta di “prima casa” e
- se il nucleo familiare rispetta un determinato limite ISEE.
Inoltre, sempre per le villette unifamiliari, il superbonus si applica invece al 110 per cento fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari con lavori che hanno raggiunto uno stato di avanzamento del 30 per cento entro il 30 settembre 2022 (vedi pr.precedente).
Dunque, il superbonus non sarà abrogato ma le condizioni per accedervi diventano più stringenti.