Il prossimo BTp a 10 anni può offrire una cedola più alta

Il BTp a 10 anni di prossima emissione nel trimestre appena iniziato potrebbe offrire una cedola più alta dell'attuale benchmark.
6 mesi fa
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CcTeu 2031, emissione da 2 miliardi di euro
CcTeu 2031, emissione da 2 miliardi di euro © Licenza Creative Commons

E’ da poco iniziato il terzo trimestre, che si concluderà il prossimo 30 settembre e che vedrà il Tesoro emettere tre titoli di stato nuovi. L’annuncio è arrivato nei giorni scorsi con una pubblicazione ufficiale del programma. Ci sarà anche il futuro BTp a 10 anni, che avrà scadenza in data 1 febbraio 2035. Il bond dovrà arrivare ad un ammontare minimo di 10 miliardi di euro prima di essere rimpiazzato dal successivo benchmark decennale. Attualmente, il riferimento è il BTp 1 luglio 2034 con cedola 3,85% (ISIN: IT0005584856).

Di emissioni ve ne sono state per oltre 16 miliardi di euro.

Previsioni su prossima emissione benchmark

E quale potrebbe essere la cedola fissata per il prossimo BTp a 10 anni? Come immaginate, essa risentirà dei rendimenti vigenti sul mercato nel momento in cui verrà annunciata l’emissione. Il Tesoro punta sempre a lanciare i propri bond a prezzi intorno alla pari e questo comporta che i tassi annuali debbano coincidere grosso modo con i rendimenti di mercato. Se l’emissione avvenisse oggi, ad esempio, la cedola dovrebbe aggirarsi intorno al 4,10%. Questo è quanto offre al momento la scadenza decennale in Italia.

Cedola in linea con rendimento di mercato

Infatti, il BTp 2034 ha visto scendere la quotazione ben sotto la pari. Ieri, valeva in area 98,40 centesimi. La cedola del 3,85% risulta più bassa rispetto a quanto gli obbligazionisti adesso pretendono dall’Italia per acquistarne i bond sovrani della durata di dieci anni. Può ben accadere che le tensioni sui mercati si stemperino nelle prossime settimane, lo spread si restringa e il Tesoro riesca ad emettere il nuovo BTp a 10 anni con una cedola non dissimile di quella attuale. Ma dovrebbe andare tutto per il meglio e non sembra scontato che succeda.

Per gli investitori si tratta senz’altro di una buona notizia. Un BTp a 10 anni con cedola sopra il 4% implica l’opportunità di spuntare ancora oggi un tasso netto annuale non inferiore al 3,50%.

Poiché l’inflazione viaggia in questi mesi sotto l’1% e il mercato prevede che lo farà attorno a questa soglia anche nel medio-lungo termine, le condizioni appaiono potenzialmente positive. Al contrario, lo stato dovrà spendere qualcosa di più per gli interessi sul debito, una voce di bilancio alta e in forte crescita negli ultimi due anni.

Futuro BTp 10 anni con cedola più alta del BTp marzo 2035

Ci sono già titoli di stato che scadono nei primi mesi del 2035. Uno è il BTp 1 marzo 2035 con cedola 3,35% (ISIN: IT0005358806) e che ieri si acquistava intorno ai 93,40 centesimi. A parità di rendimento atteso, il futuro BTp a 10 anni offrirà quasi certamente una cedola più alta, anche se a fronte di un prezzo di lancio anch’esso maggiore. Con l’altro bond bisogna attendere fino alla scadenza per maturare la plusvalenza, pari a quasi il 15% dell’intero rendimento annuo per chi decidesse di investire oggi.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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