Provincia di Buenos Aires, l’alternativa ai bond argentini in default

Le obbligazioni dell'ente territoriale argentino sono escluse dalla vicenda giudiziaria coi fondi avvoltoi. Pagano interessi e rimborsano il capitale, anche se i rischi sono alti
10 anni fa
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L’Argentina è tecnicamente in default e da alcuni giorni i titoli di stato del governo argentino, quelli ristrutturati nel 2005 e 2010, non maturano più interessi. Le obbligazioni, però, continuano ad essere intensamente scambiate sul mercato con i prezzi che hanno accusato solo parzialmente il mancato pagamento degli interessi sui bond con scadenza 2033, regolati dalla legge di New York, che sarebbero dovute essere pagate lo scorso 30 luglio. Il mercato sconta infatti una soluzione favorevole ai portatori di queste obbligazioni, anche se al momento restano ancora distanti le posizioni fra l’Argentina e i fondi avvoltoi che avevano vinto la causa contro Buenos Aires per un pieno risarcimento dei bond andati in default e non ristrutturati.

I tempi non saranno certo brevi e la volatilità la farà ancora da padrona per mesi, nonostante l’Argentina non sia affatto insolvente e abbia messo a disposizione i soldi per onorare i propri impegni finanziari.   Obbligazioni in euro Provincia di Buenos Aires   [fumettoforumright]Tuttavia, sul mercato esistono anche obbligazioni argentine emesse da enti territoriali che non sono coinvolte nel default e continuano a maturare regolarmente interessi. Fra queste, segnaliamo i bond high yield in euro emessi dalla Provincia di Buenos Aires che, nonostante le difficoltà del momento, offrono ancora buone opportunità di investimento per gli amanti del brivido (rating CCC per S&P). Le obbligazioni in euro Provincia di Buenos Aires 8,50% 2017 (XS0546539486), negoziabili intorno a 93, hanno accusato il colpo del default tecnico del paese, ma non sembra che ne abbiano risentito particolarmente le quotazioni che offrono un rendimento del 13%. Il bond stacca la cedola su base semestrale, il 15 aprile e il 15 ottobre di ogni anno e viene rimborsato alla pari a tranche del 10% del valore nominale in coincidenza con il pagamento degli interessi. Al momento è stato rimborsato per circa il 40% e ne restano in circolazione poco più di 80 milioni.
Interessante anche l’emissione da 250 milioni di euro Provincia di Buenos Aires step up 2020 (XS0234085461) che paga una cedola fissa del 3% fino al 2017 e poi il 4% iniziando anche a rimborsare il bond (amortizing) su base semestrale. Le obbligazioni sono negoziabili per importi unitari al prezzo di 62 per un rendimento a scadenza del 14% circa.   La Provincia di Buenos Aires è la più ricca di tutta l’Argentina   I due bond in euro della Provincia di Buenos Aires erano nati dalle precedenti ristrutturazione del debito argentino, hanno sempre pagato gli interessi e continuano a farlo. Essendo il paese solvente a tutti gli effetti, questa categoria di obbligazioni non è affetta dal default (tecnico), anche perché l’evento riguarda specificatamente i titoli emessi dallo Stato argentino e si tratta, per l’appunto, di un default derivante da una sentenza giuridica di un giudice americano che ha imposto la sospensione dei pagamenti, non di mancanza di fondi come nei casi più noti di insolvenza del debitore. La Provincia di Buenos Aires è la più popolosa e industrializzata dell’Argentina. Pur non comprendendo la capitale (che è ente autonomo, amministrato a parte) è la regione più ricca di tutto il paese. Secondo le statistiche, dalla Provincia di Buenos Aires passa il 40% del PIL dell’intera nazione e vi si concentra il 37% della popolazione (15,5 milioni di abitanti). Il costo della vita è simile, per certi versi, a quello degli standard europei al punto che in alcune aree, la capitale costa più che a Venezia. L’inflazione resta alta, ma viene calcolata distintamente dai parametri usati dal governo che appaiono palesemente distorti in funzione del pagamento degli interessi debito estero.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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