Buongiorno Dottoressa De Angelis, sono una dipendente di un Ente Locale in qualità di operaio da 23 anni, sono affetta da tiroidite di Hashimoto con ipotiroidismo, sono affetta da una grave obesità (157 kg), ho letto il suo articolo “Obesità e lavoro: quando il sovrappeso è un’invalidità e i diritti del lavoratore obeso” vorrei gentilmente sapere quali sono le modalità per vedere riconosciuti i miei diritti e soprattutto che la malattia dovuta alla mia patologia non vada a far parte del periodo di comporto. La ringrazio per l’attenzione, cordiali saluti.
Lavoratore obeso: diritto di assenza e superamento del periodo di comporto
L’obesità può essere considerata invalidante laddove ostacoli la piena ed effettiva partecipazione alla vita professionale minando la condizione di uguaglianza con gli altri lavoratori per via della mobilità ridotta o dell’insorgenza, nella persona, di patologie che impediscono il regolare svolgimento del lavoro.
Lavoratori obesi novità: proposta di legge per riconoscere la malattia cronica
E’ stata presentata alla Camera una mozione per il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica. La proposta di legge muove le basi proprio dai numeri statistici: anche in Italia ormai quasi un adulto su due e un bambino su tre sono obesi. La mozione parlamentare è stata sottoscritta da tutti i gruppi politici punta a riconoscere l’obesità come malattia cronica recidivante. Ciò può avere potenzialmente complicanze disabilitanti e, nella peggiore delle ipotesi, anche mortali. Se la mozione sarà approvata, quindi, potrebbero esserci a breve importanti novità anche sul fronte dei diritti sul posto di lavoro del dipendente obeso.