Erano state anticipate dal MIUR, qualche giorno fa, le possibili date entro cui, i docenti e altri lavoratori del settore scuola, potessero presentare domanda di pensione. In particolare il riferimento è per la pensione docenti 2023. Quindi, coloro che volessero andare in pensione dal 1° settembre 2023.
Ora quelle date trovano l’ufficialità nel decreto dell’8 settembre 2022 e nella relativa circolare ministeriale.
In particolare è stabilito al 21 ottobre 2022 il termine entro cui, il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, può presentare domanda di cessazione per
- raggiungimento del massimo di servizio
- dimissioni volontarie
- trattenimento in servizio per il raggiungimento del minimo contributivo.
Il termine è, invece, stabilito al 28 febbraio 2023, per i dirigenti scolastici (ad esempio, il Preside).
Entro le stesse date indicate, è possibile presentare revoca della domanda per chi abbia nel frattempo già fatto richiesta.
Pensione docenti 2023, per chi vuole continuare a lavorare
La data del 21 ottobre 2022, segna anche quella entro la quale vanno presentate le domande di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale per coloro che non hanno raggiunto il limite di età ma di servizio, con contestuale riconoscimento del trattamento di pensione.
In particolare, si tratta di coloro che, avendo i requisiti per la pensione anticipata (41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini) e non avendo ancora compiuto il 65° anno di età, chiedono la trasformazione del rapporto di lavoro. Quindi, vanno in pensione ma continuano a lavorare part-time.
Come fare domanda
In merito alle modalità di presentazione della domande per la pensione docenti 2023, nella menzionata circolare ministeriale e nel decreto direttoriale sono dettate le seguenti modalità operative.
- i dirigenti scolastici, il personale docente (compresi gli insegnanti di religione cattolica), educativo ed A.T.A. di ruolo utilizzano, esclusivamente, la procedura web POLIS “istanze on line”, (al personale in servizio all’estero è ammesso presentare la domanda anche direttamente all’ufficio territorialmente competente in formato analogico o digitale)
- il personale delle province di Trento, Bolzano ed Aosta, presenta le domande direttamente alla sede scolastica di servizio/titolarità, che a sua volta inoltra il tutto ai competenti Uffici territoriali.
Pensione docenti 2023, lo scontento dei sindacati
Con queste date ufficiali per le domande di pensione docenti 2023, non è stato, tuttavia, accolto l’invito dei sindacati.
Per il sindacato, la data del 21 ottobre 2022 è troppo in anticipo rispetto a quella del 1° settembre 2023. Si tratta di presentare una richiesta di pensione quasi un anno prima rispetto a quando la domanda stessa produce i suoi effetti.
In questo modo, non si tiene conto del fatto che nell’arco di un anno possono cambiare le condizioni personali, familiari, economiche e di salute. Quindi, fattori che incidono sulla scelta di uscire prima o dopo dal mondo del lavoro.
Bisognerebbe dare anche più tempo per una richiesta di eventuale revoca di una domanda già presentata. Il MIUR, tuttavia, non ne ha voluto sapere.