Sono proprietario, insieme a mio fratello, di una villetta in provincia di Viterbo.
Qui vorrei intervenire sostituendo le tubature, i sanitari, le piastrelle in un bagno e ponendo una nuova doccia al posto della vasca.Ebbene credo di poter godere del 50% di sconto per ristrutturazione. Sbaglio? Posso optare per lo sconto in fattura anziché per la detrazione Irpef ? E ancora, con i lavori indicati sopra è necessaria la CILA o la SCIA oppure siamo nel campo dell’edilizia libera?Infine, vorrei sostituire una cucina.Posso usufruire, se non sbaglio del “bonus mobili”, se non sbaglio. Anche in questo caso posso eventualmente optare per lo sconto in fattura?La ringrazio infinitamente per i chiarimenti che vorrà fornirmi e le chiedo scusa per il disturbo.
Lavori al bagno: quando spetta il bonus ristrutturazione
Quando la manutenzione ordinaria dà diritto allo sconto fiscale: l’unica eccezione ammissibile
Dalla ristrutturazione al bonus mobili: quando spetta e chiarimenti sulla cessione del credito
Una volta appurato che i lavori di ristrutturazione del bagno siano tali e non una semplice manutenzione ordinaria, scatta anche il diritto al bonus mobili. Questo, come abbiamo già avuto modo di chiarire in altre occasioni, può essere esteso anche all’acquisto di arredo per camere diverse da quella interessata ai lavori. Nel caso di specie è ammessa la possibilità di comprare mobili della cucina e chiedere la detrazione collegandosi alla ristrutturazione del bagno.
Sul bonus mobili preme ricordare che:
- dal 2021 è aumentato il tetto di spesa;
- il credito non può essere oggetto di cessione ma solo recuperato in detrazione (quindi occorre considerare la capienza fiscale).
Novità bonus idrico 2021: quali lavori al bagno ci rientrano
Il bonus idrico 2021 riconosce un contributo per interventi sui servizi igienici di casa. Il tetto massimo è fissato a mille euro. Requisito fondamentale è che i nuovi modelli di sanitari, rubinetti e soffioni doccia servano a far risparmiare acqua. Lo stanziamento ad oggi copre gli acquisti fino al 31 dicembre 2021.
Più nello specifico riportiamo i dettagli tecnici relativi alle singole componenti. Si può ottenere il bonus idrico (divulgato anche impropriamente come bonus rubinetti) per:
a) la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica avente un volume massimo di scarico pari a 6 litri;
b) la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per il bagno e per la cucina, (ivi compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata non eccedente i 6 litri al minuto), e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua entro i 9 litri al minuto, nonché le eventuali opere idrauliche e murarie funzionali per l’installazione e la sostituzione e i relativi oneri per lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
E’ stato già anticipato che il bonus idrico:
a) può essere chiesto da chiunque, indipendentemente dal reddito;
b) non fa parte del reddito imponibile del beneficiario
c) non rileva ai fini del calcolo del valore dell’I.S.E.E. (indicatore della situazione economica equivalente).
Per dare il va alle domande si attende il decreto del Ministero dell’Ambiente, da emanare entro fine febbraio (60 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge).