Prima dei trent’anni si può essere assunti più facilmente grazie alle agevolazioni giovani. Tuttavia quella che manca a questi candidati è spesso, inevitabilmente data l’età, l’esperienza nel settore. E’ innegabile comunque che per i giovani trovare lavoro sia più facile, ad esempio, che per chi resta disoccupato a 40 anni. Tuttavia la piaga della disoccupazione giovanile persiste ed è bene, in questa fascia di età, non solo cercare lavoro ma muoversi con lungimiranza, gettando le basi per il futuro. Ecco tre consigli per chi deve ancora compiere 30 anni e muove i primi passi nel mondo del lavoro.
Spesso all’inizio le aspettative post diploma o laurea si infrangono con proposte di salario basso al limite dello sfruttamento e con contratti all’insegna del precariato.
Il primo consiglio è quello di non accontentarsi del titolo di studio: tutte le professioni, oggi più che mai, richiedono aggiornamento costante e specializzazione. Bisogna avere “fame di conoscenza”, come suggeriva anche Steve Jobs nel suo celebre discorso “stay hungry stay foolish”. Stage e tirocini formativi possono essere valutati se ritenuti utili per porre le basi di una carriera professionale futura.
I primi passi nel mondo del lavoro sono cruciali anche per stabilire la giusta rete di contatti: anche nell’epoca del lavoro 2.0 il passaparola e le referenze sono fondamentali. Si quindi ai lavori che permettano di “entrare nel giro”.
Fare volontariato è un’esperienza che aiuta a crescere: dopo i trenta difficilmente si trova il tempo per dedicarsi agli altri quindi meglio approfittarne quando si è giovani.