Alcuni lavoratori addetti a particolari mansioni faticose possono andare in pensione anticipata già a partire da 61 anni di età. Si tratta dei lavoratori usuranti, cioè quelle persone adibite allo svolgimento di mansioni specificatamente elencate nel Dl 67/2011. Per queste persone, la misura non è temporanea o soggetta a revisione legislativa, come avviene per i lavoratori gravosi previsti da Ape Sociale.
In genere la pensione scatta prima rispetto alla generalità dei lavoratori, ma occorre rispettare alcune regole spesso di difficile comprensione. L’uscita anticipata non è, infatti, uguale per tutti, ma dipende dal tipo di lavoro svolto e varia anche in base al contratto ricoperto, se da dipendente o autonomo.
Pensione per lavoratori usuranti, requisiti
I requisiti per accedere alla pensione anticipata, come detto, sono particolari. Sostanzialmente bisogna avere almeno 61 anni e 7 mesi di età anagrafica (un anno in più per gli autonomi); 35 anni di contributi versati; e svolgere o aver svolto il lavoro usurante da molti anni.
Più nel dettaglio, in riferimento a questo ultimo aspetto, è necessario che il mestiere sia stato svolto per almeno 7 anni nell’ultimo decennio. Oppure per 6 anni negli ultimi 7 di lavoro. O ancora, per metà della propria carriera lavorativa. Quindi non è strettamente necessario che al momento della richiesta di pensione il lavoratore faccia un lavoro usurante.
Fra i lavoratori faticosi vi rientrano anche quelli notturni. E’ però necessario che, affinchè si rientri nelle tutele previdenziali previste dalla legge, l’attività notturna sia svolta per un numero minimo di ore. In base alle ore prestate di notte cambiano anche i requisiti anagrafici per l’uscita anticipata. Come meglio illustrato nel recente messaggio Inps n. 1100 del 21 marzo 2023. In estrema sintesi, più si lavora di notte e prima si può andare in pensione partendo da 61 anni e 7 mesi (quota 96,7) per arrivare a 63 anni e 7 mesi di età (quota 98,7).
La domanda di pensione
Anche la domanda di pensione, come dicevamo, segue un iter tutto particolare. L’istanza deve essere presentata all’Inps entro il 1 maggio 2023 di ogni anno. Non è una vera e propria domanda di pensione, ma una richiesta di ricognizione e verifica da parte dell’Inps dei requisiti necessari per poter richiedere la pensione anticipata. Qualora l’Istituto di previdenza fornirà riscontro positivo, sarà cura del lavoratore presentare successivamente la domanda di pensione.
Le domande pervenute dopo il 1 maggio 2023 saranno comunque accettate dall’Inps. Ma bisognerà considerare il differimento del pagamento della pensione pari ad uno, due o tre mesi rispettivamente a seconda se la domanda è presentata dal 2 maggio al 1° giugno 2023; dal 2 giugno al 31 luglio 2023; oppure dopo il 1° agosto 2023.
Elenco lavori usuranti
Riportiamo di seguito l’elenco dei lavori che garantiscono una pensione più alta secondo quanto previsto dalla normativa. Si tratta di coloro che svolgono mestieri
- di notte, a turni;
- alla linea di catena;
- dai conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo;
- in galleria, cava o miniera, mansioni svolte in sotterraneo;
- nelle cave, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
- nelle gallerie, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
- in cassoni ad aria compressa;
- svolti dai palombari;
- ad alte temperature, mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale;
- per la lavorazione del vetro cavo, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
- espletati in spazi ristretti e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
- di asportazione dell’amianto.
Riassumendo…
- I lavoratori addetti a mansioni usuranti possono andare in pensione a partire da 61 anni e 7 mesi.
- Per gli autonomi serve un anno in più di età rispetto ai dipendenti.
- Servono almeno 35 anni di contributi totali e aver svolto mestieri faticosi per molto tempo.
- Fra gli aventi diritto vi rientrano anche i lavoratori notturni.
- La domanda di pensione si presenta entra il 1 maggio di ogni anno.