Anche nel corso del 2024 le famiglie italiane sono chiamate ad aggiornare l’Isee. Come cantava Lucio Battisti: “Che anno è, che giorno è? Questo è il tempo di vivere con te. Le mie mani come vedi non tremano più e ho nell’anima, in fondo all’anima, cieli immensi”.
Alle prese con la frenesia della vita moderna può capitare a tutti di dimenticarsi qualcosa, tanto da chiedersi, ad esempio: “quale giorno della settimana è oggi?“. Una situazione alquanto comune, a cui è bene prestare attenzione quando ci sono di mezzo i vari adempimenti fiscali.
Quali redditi nell’ISEE 2024
Lo sanno bene le tante famiglie che, onde evitare di perdere l’accesso alle varie agevolazioni e bonus, sono alle prese con l’aggiornamento dell’Isee. Ma quali redditi inserire e soprattutto riferiti a quale anno? Ebbene, per l’Isee 2024 bisogna indicare i patrimoni mobiliari, ovvero la giacenza media e il saldo contabile alla data del 31 dicembre 2022 dei conti correnti bancari, postali, conti deposito e altri prodotti finanziari. Ma non solo, bisogna indicare i patrimoni immobiliari, quali case, terreni e altre tipologie di immobili.
Stesso discorso per eventuali azioni, obbligazioni, certificati di deposito e credito, quote di organismi di investimento collettivo di risparmio sia italiani che esteri. Tra gli altri redditi da dichiarare si annoverano anche eventuali partecipazioni in azioni di società italiane ed estere quotate nei mercati regolamentati e partecipazioni in società non quotate o non azionarie. Validi anche i contratti di assicurazione a capitalizzazione oppure mista sulla vita, a patto di prendere in considerazione l’importo dei premi versati alla data del 31 dicembre 2022.
Come spiegato dall’Inps, infatti, i redditi da utilizzare per ottenere l’Isee devono fare riferimento a due anni precedenti. Ne consegue che per il 2024 si debbano prendere in considerazione i redditi del 2022, appositamente riportati con la dichiarazione dei redditi 2023.
Esclusione dal calcolo dei titoli di Stato: i chiarimenti dell’Inps
In fase di compilazione della DSU, necessaria per ottenere l’Isee, è bene prestare attenzione al calcolo dei titoli di Stato. A tal proposito, come spiegato sul sito dell’Inps attraverso un comunicato del 15 gennaio 2024:
“La legge di bilancio 2024 ha previsto l’esclusione dal calcolo dell’ISEE, fino a un valore complessivo di 50mila euro, dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato. L’INPS, con il messaggio 12 gennaio 2024, n. 165, chiarisce che l’entrata in vigore di questa disposizione non è immediata essendo subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento sulla disciplina dell’ISEE. Resta, pertanto, immutata la disciplina ISEE relativa al patrimonio mobiliare con l’obbligo di indicare nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) presentata da gennaio 2024 tutti i rapporti finanziari in possesso delle famiglie al 31 dicembre 2022″.
Fino a quando non verrà approvato l’apposito decreto attuativo, pertanto, non sarà possibile beneficiare dell’esclusione dei titoli di Stato dall’Isee. In caso di dubbio, comunque, si consiglia di rivolgersi a un Caf, Patronato o allo stesso Istituto Nazionale della Previdenza Sociale per ottenere informazioni dettagliate in merito.