Quali sono le pensioni che aumenteranno di meno nel 2022 e perché

Vediamo quali sono le pensioni che aumenteranno di meno nel 2022 e perché. Dato che, dopo una rivalutazione nulla nel 2021, per l'anno prossimo ci saranno gli aumenti per gli assegni INPS. Ecco come effettuare il calcolo.
3 anni fa
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pensione 64 anni
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Vediamo quali sono le pensioni che aumenteranno di meno nel 2022 e perché. Dato che, dopo una rivalutazione nulla nel 2021, per l’anno prossimo ci saranno gli aumenti per gli assegni INPS. Ma non saranno in percentuale uguali per tutti in quanto saranno rivalutate in base a tre fasce. Così come è riportato in questo articolo.

Nel dettaglio, su quali sono le pensioni che aumenteranno di meno nel 2022 e perché, c’è da dire una cosa. Ovverosia, che la rivalutazione provvisoria degli assegni fissata dal Governo italiano è pari, al lordo, all’1,7%.

Ma più alto è l’importo della pensione, prendendo di base il trattamento minimo, più bassa sarà la rivalutazione rispetto al tasso base provvisorio che è stato fissato. Vediamo allora come.

Quali sono le pensioni che aumenteranno di meno nel 2022 e perché

In particolare, su quali sono le pensioni che aumenteranno di più o di meno, fino a quattro volte il trattamento minimo la rivalutazione sarà pari al 100% del tasso di perequazione provvisorio. Quindi, gli aumenti saranno pari all’1,7%.

Invece, su quali sono le pensioni che aumenteranno di meno nel 2022, la rivalutazione per gli assegni INPS tra 4 e 5 volte il trattamento minimo sarà pari al 90% dell’1,7%. Quindi, all’1,53%. Mentre la rivalutazione, per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo sarà pari nel 2022 al 75% dell’1,7%. Quindi, all’1,27%.

Tasso di rivalutazione degli assegni INPS già in Gazzetta Ufficiale

Su quali sono le pensioni che aumenteranno di più o di meno nel 2022, il tasso base di rivalutazione provvisorio all’1,7% è stato già pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Ed è provvisorio in quanto la perequazione è collegata all’andamento del costo della vita. Precisamente, considerando l’inflazione consolidata fino allo scorso mese di settembre. E fissando per il momento solo una stima per i mesi di ottobre, di novembre e di dicembre del 2021. Con il tasso di rivalutazione definitivo per il 2022 che sarà poi fissato proprio in questo periodo tra 12 mesi.

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