Qualità della vita 2018: le province più vivibili d’Italia, Milano in testa

Le città più vivibili d'Italia secondo l'inchiesta de Il Sole 24 Ore. Milano è prima, ultimi posti per le città del Sud.
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6 anni fa
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Milano è la città italiana che vanta la migliore qualità della vita. Il capoluogo lombardo ha vinto la 29° edizione dell’indagine sulla vivibilità delle province italiane de Il Sole 24 Ore. L’indagine è volta a fotografare le aree del benessere in Italia tenendo conto di alcuni fattori e la città meneghina è riuscita a piazzarsi ai primi posti varie volte.

Le province più vivibili d’Italia

Le città dove la qualità della vita è ottimale sono dislocate soprattutto tra il Nord e il Centro Italia mentre gli ultimi posti sono occupati da alcune città del Meridione.

L’indagine è stata fatta tenendo conto di alcuni fattori come Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Demografia e società, Giustizia e sicurezza, Cultura e tempo libero e considerando il benessere come fenomeno economico-sociale a più dimensioni. La provincia di Milano risulta dunque la più vivibile d’Italia nonostante alcuni problemi come smog e traffico continuino a rappresentare un problema. Nonostante tutto su base regionale è la provincia dove più indicatori risultano essere ai primi posti tra questi gli indicatori reddituali: la provincia è prima per i depositi in banca pro capite e, come fa notare Il Sole 24 Ore, per i consumi medi delle famiglie in beni durevoli. Milano è risultata anche prima come smart city, terza per il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni ma è anche tra le città meno sicure d’Italia.

Le altre città sul podio

Milano si conferma prima in questa classifica ma non è la sola, sul podio ci sono anche Bolzano e Aosta mentre guardando alle prime dieci posizioni troviamo Belluno, Trento, Trieste, Bologna, Pordenone, Treviso, Gorizia. Nella top 20 (dunque dalla 11esima alla 20esima) risultano invece, Ravenna, Lecco, Verona, Sondrio, Modena, Bergamo, Vicenza, Reggio Emilia, Mantova e Rimini. E ancora andando avanti dalla 21esima fino a fondo classifica: Roma, Firenze, Monza e Brianza, Udine, Forlì Cesena, Siena, Ascoli Piceno, Cuneo, Parma, Cremona, Ancona, Macerata, Padova, Venezia, Arezzo, Como, Livorno, Torino, Brescia, Piacenza, Biella, Pesaro Urbino, Lucca, Cagliari, Varese, Vercelli, Ferrara, Verbano Cusio Ossola, Lodi, Fermo, Savona, Novara, Teramo, Pisa, Prato, Genova, Chieti, Rovigo, Perugia, Asti, La Spezia, Alessandria, Pavia, Pescara, Pistoia, Grosseto, Massa Carrara, Terni, Imperia, L’Aquila, Oristano, Latina, Ragusa, Viterbo, Nuoro, Sassari, Bari, Matera, Rieti, Campobasso, Frosinone, Siracusa, Potenza, Catania, Isernia, Sud Sardegna, Palermo, Catanzaro, Trapani, Avellino, Benevento, Lecce, Agrigento, Napoli, Salerno, Messina, Cosenza, Brindisi, Barletta, Andria Trani e Caltanissetta.

Ultimi posti per Caserta, Enna, Crotone, Reggio Calabria, Taranto, Foggia e Vibo Valentia.

Nella classifica si nota come molte città del Triveneto risultano ai primi posti mentre molte città del Sud si trovano in fondo. Guardando alla macro area Ricchezza e consumi primeggiano Milano, Bolzano, Belluno e Gorizia mentre per Affari e lavoro è Bolzano a guidare la classifica seguita da Ascoli Piceno e Grosseto. Trieste è al primo posto per Ambiente e servizi mentre Ferrara e Ravenna per Giustizia e sicurezza. Rimini , Firenze e Roma sono in pole per l’area Cultura e tempo libero mentre Napoli e Catania, sono prime per Demografia e società.

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