Quando andrà in pensione chi oggi ha 40 anni

Vediamo quando andrà in pensione chi oggi ha 40 anni. Dato che, dall'ultimissimo rapporto dell'OCSE sulle pensioni nel nostro Paese, emerge un quadro a tinte fosche. Tutte le info.
3 anni fa
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Vediamo quando andrà in pensione chi oggi ha 40 anni e dintorni. Dato che, dall’ultimissimo rapporto dell’OCSE sulle pensioni nel nostro Paese, emerge un quadro che è a tinte fosche. Per quel che riguarda l’aumento dell’età pensionabile così come è riportato in questo articolo.

Nel dettaglio, su quando andrà in pensione chi oggi ha 40 anni e dintorni, è alto il rischio che, per l’accesso alla pensione INPS di vecchiaia, non basteranno i 67 anni di età attuali. In quanto il requisito anagrafico potrebbe schizzare anche fino a ben 71 anni.

Ecco quando andrà in pensione chi oggi ha 40 anni di età

Di conseguenza, su quando andrà in pensione chi oggi ha 40 anni e dintorni, la risposta è molto più tardi. Rispetto agli attuali 67 anni richiesti per la pensione di vecchiaia. E questo perché da un lato nei prossimi anni aumenterà la speranza di vita. E dall’altro dovrebbero sparire pure le attuali misure di pensionamento anticipato in vigore nel nostro Paese. Dalla Quota 100 attuale alla Quota 102 per il prossimo anno. E passando pure per Opzione Donna e per l’Ape Sociale.

Su chi si chiede quando andrà in pensione chi oggi ha 40 anni e dintorni, i 71 anni stimati dall’OCSE sono di certo inquietanti. Ma in ogni caso, per l’attuale Governo italiano guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, l’obiettivo a regime è e sarà uno solo. Ovverosia, andare tutti in pensione con il sistema di calcolo contributivo puro.

Tutti in pensione più tardi e con il sistema di calcolo contributivo puro, ecco cosa accadrà

Questo significa, su quando andrà in pensione chi oggi ha 40 anni e dintorni, che in futuro non solo sarà inevitabile ritirarsi dal lavoro più tardi. Ma gli assegni INPS tenderanno pure ad essere più bassi. Non a caso i Sindacati di recente hanno più volte chiesto al Governo italiano, tra l’altro, il rilancio della previdenza complementare andando a rafforzare i benefici fiscali.

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