Quando il terremoto sospende il bollo auto

La Regione Abruzzo ha garantito ai propri cittadini una procedura semplificata per cancellare il mezzo, distrutto dal sisma, dai pubblici registri.
2 anni fa
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“Se dicessero che nel profondo della terra, chilometri sotto i nostri piedi c’è una bestia enorme che quando si sveglia produce un boato cupo, infernale e il mondo trema e crolla intorno a noi, avremmo un’idea leggendaria del terremoto, piuttosto emotiva ma non lontana dal vero. La natura, come il regno animale – che non concepisce colpe ma come noi è chiamato a continue prove di resistenza – è spesso imprevedibile”, ha affermato Carlo Grande.

La natura è indubbiamente il motore del mondo. In grado di regalarci delle bellezze uniche nel loro genere, tutto sulla nostra Terra prende vita da Madre Natura che si prende cura di noi.

Alcune volte, però, sembra metterci alla prova con eventi imprevedibili, in grado di cambiare per sempre le nostre vite.

Proprio in tali circostanze si rivela necessaria una risposta rapida ed efficace dell’uomo. Non solo dal punto di vista materiale ma anche di sostegno emotivo a coloro che si ritrovano a vivere esperienze devastanti. Lo sa bene la regione Abruzzo che al fine di venire incontro alle esigenze dei propri cittadini, colpiti dal terremoto del 2009, ha deciso di mettere in campo tutta una serie di misure, come ad esempio la sospensione del bollo auto.

Quando il terremoto sospende il bollo auto

Attraverso un comunicato stampa datato 13 aprile 2023, la regione Abruzzo ha fatto sapere che:

“In riferimento alle notizie apparse sugli organi di stampa, inerenti il pagamento della tassa automobilistica degli anni 2009 e 2010 anche per i veicoli distrutti dal sisma, giova ricordare che sono state poste in essere le necessarie procedure per la restituzione di tutti gli autoveicoli immobilizzati nelle zone interessate dal sisma del 6 aprile ai legittimi proprietari o per la loro demolizione su consenso dei proprietari stessi”.

Entrando nei dettagli il 18 novembre 2009 si è sottoscritta una convenzione tra la Protezione Civile Nazionale e l’Automobile Club de L’Aquila.

Grazie a tale accordo è affidato all’ACI il compito di contattare i proprietari degli autoveicoli per informarli sulla collocazione del loro mezzo ed eventualmente avere l’autorizzazione per la relativa demolizione. Si è così stilato un elenco dei mezzi distrutti dal sisma.

Procedura semplificata per auto distrutte dal sisma

Il 22 dicembre 2009 è stata emanata l‘Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri numero 3832. Il Commissario Delegato per la Ricostruzione è così autorizzato a stipulare un’apposita convenzione con l’Automobile Club dell’Aquila. Quest’ultima ha provveduto a rimuovere e smaltire i mezzi. Ma non solo, anche a radiare gli stessi dai pubblici registri, ovvero Ufficio PRA e Motorizzazione civile.

Sempre nell’ambito di tale convenzione, inoltre, è stato previsto che i proprietari di auto distrutte dal sisma che non erano stati inseriti nell’elenco dell’Automobile Club dell’Aquila, potevano chiederne apposito inserimento. Grazie ad un’autodichiarazione da presentare entro il 23 gennaio 2010, inoltre, potevano dare il consenso alla rottamazione. In alternativa era possibile chiedere il rientro in possesso del proprio autoveicolo immobilizzato.

In pratica la Regione Abruzzo ha garantito ai propri cittadini una procedura semplificata per cancellare il mezzo, distrutto dal sisma, dai pubblici registri. Proprio in seguito a tale cancellazione i soggetti interessati non hanno l’obbligo di pagare il relativo bollo auto.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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