Dal 30 aprile 2024, i contribuenti italiani possono accedere al modello 730 precompilato per l’anno d’imposta 2023. Dal 20 maggio, hanno la possibilità di accettare, modificare o integrare il documento e inviarlo. La scadenza per la trasmissione del modello 730 è fissata al 30 settembre.
Molti hanno già completato tutte le fasi, dall’accesso all’invio. Tuttavia, può capitare che, solo dopo l’invio, ci si accorga di errori nel 730 precompilato. Come gestire questi errori e cosa fare in queste circostanze?
Per chi si accorge di aver commesso errori nel 730 già trasmesso, c’è la possibilità di annullare il documento a partire dal 27 maggio 2024.
Gli effetti dell’annullamento
Nel caso ci si accorga di errori nel 730 precompilato già trasmesso, l’annullamento del 730 stesso è possibile solo se lo stato della ricevuta di invio è “Elaborato” e se si accede con le stesse credenziali usate per l’invio iniziale. Inoltre, se dal 3 giugno in poi il contribuente ha compilato un Modello Redditi aggiuntivo o correttivo, dovrà prima eliminare questi dati cliccando su “Ripristina” nella sezione “Redditi aggiuntivo e correttivo/integrativo”.
Annullare il 730 comporta diversi effetti. Primo tra tutti, l’eventuale F24 predisposto per il pagamento delle imposte verrà rimosso. Questo avviene quando la dichiarazione viene annullata per errori nel 730 presentato senza sostituto d’imposta. È possibile controllare e stampare le ricevute dell’annullamento del 730 e dell’F24 nella sezione “Ricevute”.
Nel caso di una dichiarazione redditi congiunta, l’annullamento deve essere richiesto dal dichiarante. Una volta annullato il 730, l’Agenzia delle Entrate non considera alcuna dichiarazione presentata, quindi è necessario inviarne una nuova per evitare che la dichiarazione risulti omessa. Il nuovo 730 può essere inviato dopo 24/48 ore dall’annullamento del precedente.
Errori 730 precompilato inviato: cosa fare dopo il 20 giugno
Dopo aver annullato il 730 precompilato, il contribuente può scegliere se utilizzare nuovamente il modello precompilato o se optare per la dichiarazione dei redditi in modo ordinario (730 ordinario o Modello Redditi Persone Fisiche Ordinario). Se l’errore viene rilevato dopo il 20 giugno, non sarà più possibile annullare il 730. In questo caso, per correggere gli errori 730 si potrà presentare un 730 rettificativo entro il 25 ottobre, oppure utilizzare il Modello Redditi correttivo nei termini (entro il 15 ottobre) o integrativo (entro il 31 dicembre 2029), a seconda delle specifiche esigenze.
Questo processo offre una certa flessibilità per correggere eventuali errori 730, ma è fondamentale rispettare le scadenze indicate. La finestra temporale tra il 27 maggio e il 20 giugno è cruciale per chi ha necessità di annullare e ripresentare il modello 730 precompilato senza incorrere in problemi futuri.
In conclusione, l’annullamento del 730 precompilato è una soluzione utile per chi si accorge di aver commesso errori nella dichiarazione dei redditi. Tuttavia, richiede attenzione e tempestività per essere gestito correttamente. Occorre ricordare sempre di controllare accuratamente la dichiarazione prima dell’invio per evitare la necessità di ulteriori correzioni e per garantire una gestione fiscale senza intoppi.
Riassumendo…
- dal 30 aprile 2024, accesso al 730 precompilato per l’anno d’imposta 2023
- possibile accettare, modificare e inviare il 730 dal 20 maggio al 30 settembre
- in caso di errori nel 730 precompilato già inviato è possibile annullamento una sola volta dal 27 maggio al 20 giugno
- annullando, tutti i dati inseriti vengono eliminati e si accede al 730 precompilato originale
- dopo il 20 giugno, errori si correggono con 730 rettificativo o Modello Redditi correttivo
- controllare sempre la dichiarazione per evitare necessità di correzioni successive.