Il 31 marzo 2022, salvo ripensamenti o impennata dei contagi, dovrebbe cessare, nel nostro Paese, finalmente, lo stato di emergenza legato alla pandemia Covid-19. Ciò significa un allentamento progressivo di tutti gli obblighi imposti fino ad oggi. Dall’eliminazione del green pass per accedere a luoghi chiusi e aperti, all’abolizione dell’uso della mascherina.
Tutto ciò, tuttavia, non avverrà d’un colpo, ma come detto a tappe. Dovrebbe, dunque, sparire a breve anche l’obbligo del green pass per il ritiro della pensione in contanti all’interno degli uffici postali.
Obbligo di green pass per la pensione alla Posta: possibile addio a breve
Uno degli ultimi decreto anti Covid adottato dal nostro esecutivo per fronteggiare il diffondersi del virus, ha previsto, a decorrere dal 1° febbraio 2022 e fino alla cessazione dello stato di emergenza (quindi, fino al 31 marzo 2022), l’obbligo di green pass base anche per l’accesso ai servizi postali, bancari e finanziari.
Quindi, oggi come oggi, chi si reca in posta, anche per ritirare la sola pensione, deve essere munito almeno del green pass base, ossia la certificazione verde che attesta la vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo al virus Covid-19.
Validi, ovviamente anche gli altri green pass di livello superiore a quello base, ossia:
- “rafforzato”, rilasciato per vaccinazione o guarigione (il green pass rafforzato non include, quindi, l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare)
- “booster”, rilasciato dopo la dose di richiamo (c.d. 3 dose vaccinale).
La prima tappa di addio al green pass potrebbe essere quella del 1° aprile 2022. Da alcune voci, non ancora ufficiale, tale data potrebbe segnare la fine del green pass, tra l’altro, per l’accesso agli uffici pubblici. Quindi, anche per andare in posta a ritirare la pensione o per eseguire altre operazioni.
Il 1° giugno potrebbe poi segnare anche l’addio all’uso della mascherina al chiuso.
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