Il mercato della cessione del credito è in stallo. La mole dei bonus acquisiti dalle banche e da Poste italiane sono tali da avere portato quasi al blocco totale sull’acquisizione di nuovi crediti. Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare grazie al decreto Aiuti che rende più agevole la cessione dei crediti tra banca e titolari di conto corrente.
Bisogna però attendere la pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale per capire quale sarà la risposta del mercato alle novità in esso contenute.
La cessione del credito. La situazione attuale
Le modifiche adottate dal Governo sulle regole di cessione del credito da bonus edilizi (superbonus, ecobonus, bonus facciate, ecc) sono state tantissime da perderne il conto.
Le misure volte a contrastare le frodi, molte volte, si sono rivelate inefficaci e con effetto contrario a quello sperato. Infatti, in un contesto normativo in piena evoluzione, le imprese così come le banche fanno fatica ad accordare al contribuente lo sconto in fattura (per le imprese) nonchè la cessione del credito (per le banche). In tale situazione, i cantieri si sono bloccati o comunque i lavori sono stati rinviati in attesa di norme più favorevoli.
Ad oggi, trovare un’impresa che accetti lo sconto in fattura per un edificio o una villetta unifamiliare è quasi impossibile. Tra l’altro, entro il 30 settembre deve essere raggiunto uno stato di avanzamento lavori del 30%. Senza considerare che entro fine anno i lavori devono essere totalmente conclusi. Con spese pagate per la parte non coperta dall’agevolazione.
A tal proposito, il Governo ha si adeguato i prezzari con nuovi massimali in base all’aumento del costo dei materiali, però i limiti di detrazione sono rimasti invariati. Ciò significa che il contribuente ha un plafond inferiore da sfruttare ai fini del bonus 110 o delle altre agevolazioni. In redazione sono numerosissimi i casi segnalati da contribuenti che si sono visti chiedere dalle imprese dei conti salatissimi per la parte di spesa non coperta dallo sconto in fattura.
Le imprese dal canto loro, operano in termini di legge, nel senso che il rispetto dei massimali gli consente comunque di praticare dei prezzi fuori da qualsiasi logica di mercato fino a pochi mesa fa.
A pagarne le conseguenze sono i contribuenti.
Quando si tornerà ad una situazione normale?
In premessa abbiamo accennato al fatto che il mercato della cessione del credito è quasi in blocco totale. Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare grazie al decreto Aiuti che rende più agevole la cessione dei crediti tra banca e titolari di conto corrente. Dunque, con il DL aiuti si cambia di nuovo.
Detto ciò, ulteriore problema è la mancanza di liquidità per imprese che hanno applicato lo sconto in fattura anticipando i costi per i lavori e che ora si trovano in attesa di monetizzare il credito edilizio. In alcuni casi le banche si prendono anche 4-5 mesi per lavorare la pratica, bonificando il dovuto.
Ad ogni modo, bisognerà attendere la pubblicazione del decreto aiuti in Gazzetta ufficiale per capire quale sarà la risposta del mercato alle novità in esso contenute.
Non rimane che attendere.
Se le misure del decreto aiuti sulla dovessero funzionare, nel giro di un mese si potrebbe tornare a regime con la cessione del credito.