Nell’era della crisi occupazionale molti lavoratori sono assunti con contratto di lavoro a tempo parziale o part time.
Quante ore lavora un lavoratore dipendente part time e perché lo stipendio può variare di molto? L’orario ridotto consente all’azienda di diminuire notevolmente i costi, mentre il lavoratore ha il vantaggio di riuscire a conciliare più facilmente la vita professionale con la vita privata.
I lavoratori part time hanno gli stessi diritti dei dipendenti assunti a tempo pieno.
Contratto Part Time
Il contratto part time è un contratto di lavoro subordinato il cui orario risulta ridotto.
Se un lavoratore dipendente lavora per un numero di ore superiore a quelle previste dal suo contratto part time, ma inferiore all’orario full time, si parla di lavoro supplementare.
La normativa non prevede un orario part time minimo al di sotto del quale non si può scendere.
Se il datore di lavoro non rispetta l’orario minimo previsto dagli accordi collettivi, è sanzionabile da parte dell’ispettorato del lavoro, con diffida ad adeguarsi.
Ci sono dei contratti collettivi nazionali che non prevedono un monte ore minimo per il part time:
- il ccnl alimentare e panificazione;
- il ccnl intersettoriale commercio, terziario, servizi, pubblici esercizi e turismo di Cifa e Confsal;
- il ccnl artigiani e pmi;
- il ccnl acconciatura-estetica-centri benessere.
Può essere modificato l’orario part time?
All’interno del contratto part time devono essere indicate le ore di lavoro in maniera precisa e puntuale.
Il datore di lavoro non ha la possibilità di modificare la collocazione temporale della prestazione lavorativa, a meno che non esistano dei preventivi accordi.
È possibile stabilire le clausole elastiche, che consentono all’azienda di aumentare l’orario lavorativo o di variarlo.
Stipendio Part time
La normativa prevede che, in caso di assunzione con contratto part-time, il trattamento economico del lavoratore debba essere riproporzionato alle ore di lavoro prestate.
Le ferie minime maturate in un anno sono pari, per legge, a 4 settimane. Un dipendente può svolgere più prestazioni lavorative in regime di part time e può prestare servizio per un massimo di 48 ore settimanali.
Il riposo minimo settimanale è pari ad almeno 24 ore consecutive ogni 7 giorni ed il riposo giornaliero è pari ad 11 ore consecutive ogni 24 ore.
I lavoratori con contratto di lavoro part time hanno una retribuzione inferiore a quella dei dipendenti full time e maturano un minore accredito di contributi ai fini dell’assegno previdenziale.