Volete acquistar casa e chiedere il prestito necessario alla banca per completare l’acquisto? Benissimo. Si, ma quanti mesi di lavoro chiede la banca in merito alla busta paga per il mutuo da rilasciare? In poche parole, da quanto tempo devo lavorare per dare garanzia all’istituto di credito che deve fare elargire il suo prestito da restituire poi a rate? È una domanda che molti lettori ci pongono. Proviamo finalmente a dare una risposta.
Come compare casa?
Inizia così il messaggio che un nostro lettore ci ha mandato in redazione in questi giorni.
Naturalmente, come tutti sanno, uno dei fattori principali per fare richiesta di mutuo, è quella di avere uno stipendio. Il richiedente si impegna a restituire mensilmente il prestito ottenuto e per questo motivo l’istituto di credito deve raccogliere tutte le informazioni necessarie a capire se può fidarsi o meno di tale affare. Avere una buona stabilità lavorativa, oltre a un buon salario, è conditio sine qua non per ottenere il mutuo dalla banca. In linea di massima, avere un contratto a tempo indeterminato dovrebbe garantire una certa fiducia da parte dell’istituto di credito, soprattutto se il salario è proporzionale al prestito che si sta chiedendo. A ciò bisogna inoltre aggiungere che più saranno gli anni in cui dovremo pagare il mutuo, e meno sarà cospicua tale somma, anche se inevitabilmente, dilazionando per più tempo, gli interessi saliranno di percentuale.
Mutuo e busta paga, cosa sapere?
In generale, come dicevamo, le banche vogliono capire se il lavoro cui stiamo prestando la nostra professione è di lunga durata o meno. Avere una certa anzianità lavorativa può favorire non poco questa richiesta di mutuo da parte del richiedente. Rispondendo quindi senza fronzoli alla domanda del nostro lettore, possiamo dire che dai 12 ai 24 mesi di lavoro continuativo con la stessa azienda sono un requisito considerato minimo per le banche. In sintesi, se lavorate da almeno uno o due anni, e presentate degli ultimi 6 mesi con il contratto di lavoro che certifica l’inizio dell’attività lavorativa in questione, allora non dovrebbero esserci problemi e almeno questo requisito dovrebbe risultare rispettato.
Ciò detto, ci sono altri fattori importanti da tenere in considerazione e se vogliamo offrire una guida esaustiva in merito alla busta paga per il mutuo, è importante non ometterli. Le banche devono infatti esaminare anche la situazione debitoria del richiedente, ossia capire se ha contratto già altri debiti. In poche parole, se il vostro salario è di 1500 euro e state avviando un mutuo con rate da 600 euro mensili, dovreste rientrare tranquillamente nel vostro budget. Ma se ad esempio avete già una cessione del quinto sul vostro stipendio, allora le cose possono cambiare.
Ci sono inoltre casi in cui il richiedente paga gli alimenti per il figlio avuto da una precedente relazione. Anche in questo caso, dai 1500 euro dell’esempio precedente, andranno tolti circa 300 euro, e allora ecco che ottenere un mutuo da 600 euro al mese si fa proibitivo. Altro fattore importante è quello dell’età del richiedente. Solitamente si preferisce accettare la richiesta nelle fasce d’età tra i 30 e i 50 anni, poiché se c’è un’età tropo avanzata, il rischio è che il mutuo non possa essere estinto per motivi anagrafici.
In sintesi…
- per fare richiesta di mutuo bisogna avere un contratto a tempo indeterminato e lavorare da almeno uno o due anni;
- il richiedente deve presentare le ultime 6 buste paga;
- molto importante è che il richiedente non abbia una pregressa situazione debitoria che va ad inficiare sul suo stipendio mensile.