Quanto costa una fattura elettronica dal commercialista per chi rientra nel regime forfettario

Chiedere al commercialista di predisporre ed inviare una fattura elettronica comporta il pagamento di un onorario per i servizio
3 anni fa
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Quanto costa per i forfettari una fattura elettronica dal commercialista

Estensione dell’obbligo di fattura elettronica anche a contribuenti forfettari e a chi agisce in regime di vantaggio, significa aggravio di costi per queste partite IVA.

Anche se a step, tali contribuenti dovranno adeguarsi ed organizzarsi per l’emissione, la ricezione e la conservazione elettronica del documento fiscale emesso a fronte dei beni venduti o dei servizi resi.

C’è la possibilità di fare il tutto mediante il servizio gratuito messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa ci si può rivolgere al proprio commercialista oppure utilizzare i diversi provider presenti sul mercato e che offrono il servizio.

Rivolgersi al commercialista o al provider comporterà ovviamente il pagamento di un onere per il servizio ricevuto.

L’obbligo di fattura elettronica per i forfettari: le date da segnare

E’ il decreto – legge n. 36 del 2022 (decreto PNRR 2) a stabilire l’obbligo di fattura elettronica anche per i forfettari e le partite IVA di vantaggio. Due categorie di contribuenti che fino ad oggi ne sono esonerati (nel senso che per essi è rimasta la possibilità di fattura cartacea con facoltà di quella digitale).

Tuttavia, sono previste due tappe. In dettaglio,

  • l’obbligo di fattura elettronica anche per tali partite IVA sarà dal 1° luglio 2022 solo per coloro che, nel periodo d’imposta precedente, hanno conseguito ricavi o compensi superiori a 25.000 euro
  • dal 2024, invece, l’obbligo sarà esteso, indipendentemente dal volume di ricavi/compensi, a tutti i contribuenti forfettari e di vantaggio.

In questo modo, l’Italia recepisce l’autorizzazione da parte dell’Europa ad estendere l’obbligo di fattura elettronica anche a quei soggetti che fino ad oggi ne sono esonerati.

I costi da considerare

Con il servizio messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, è possibile, gratuitamente predisporre, trasmettere, consultare e conservare le fatture elettroniche. Per chi ha dimestichezza con gli strumenti informatici, dunque, si tratta di una buona strada percorribile in termini di risparmio.

Rivolgersi, invece, al proprio commercialista e richiedere che questi predisponga, ogni volta, una fattura elettronica comporta un costo. L’onere può variare a seconda della mole di fatture che si chiede di emettere, ad esempio, mensilmente. Ogni commercialista può applicare un tariffario diverso rispetto ai colleghi. Alcuni fanno un forfait mensile (ad esempio 50 euro fino a 20 fatture, e così via).

Laddove non voglia rivolgersi al commercialista e nemmeno sfruttare il servizio gratuito delle Entrate, esistono diversi provider che offrono “a pagamento” il servizio di fatturazione elettronica. Da Aruba a Infocert e da ultimo anche qualche operatore telefonico. I prezzi variano da provider a provider.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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