Quanto prenderai di pensione se oggi guadagni 9 euro l’ora di stipendio

Con 30 anni di contributi versati e un salario di 9 euro lordi l'ora, ecco quanto sarà la pensione di un lavoratore a 65 anni.
2 anni fa
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Il tema delle pensioni, soprattutto nel nostro Paese, è da sempre molto caldo e delicato. Governo, partiti politici e sindacati stanno cercando la quadra per la prossima riforma ma, come sappiamo, l’attuale maggioranza è tra le più ampie mai avute, con idee molto diverse.
L’obbiettivo comune sembrerebbe quello del superamento della legge Fornero. Cosa non facile, soprattutto perché non si vorrebbe ricorrere ad un ulteriore ed eccessivo deficit. La riforma, ovviamente, è a rischio con lo strappo dei 5 stesso al governo.

In questi giorni, l’INPS ha pubblicato il suo consueto “rapporto annuale”, con il quale lo stesso Istituto fornisce anche alcuni esempi di pensione con l’attuale meccanismo. Purtroppo, il risultato di questo calcolo, ne siamo sicuri, non vi piacerà affatto. Dunque, ecco quanto sarà la vostra pensione se oggi guadagnate 9 euro l’ora.

Pensione, quanto prenderai se guadagni 9 euro l’ora?

“Con 30 anni di contributi versati e un salario di 9 euro lordi l’ora, un lavoratore potrebbe avere una pensione a 65 anni di circa 750 euro”. È questo il calcolo eseguito dall’INPS nel suo “report annuale -luglio 2022”. Come se non bastasse, l’Istituto ha sottolineando che i giovani dovranno lavorare in media circa 3 anni in più rispetto agli anziani.
Questa proiezione è stata effettuato su un’ipotetica generazione x (i nati tra il 1965 e il 1980).
Insomma, anche in questo caso, non una buona notizia per i giovani, che vedranno una pensione davvero bassa. Ovviamente, la stima è stata fatta su un campione non così rappresentativo. Non tutti i giovani percepiscono 9 euro l’ora e, soprattutto, non per tutto il periodo lavorativo. In genere, i lavoratori riescono ad avere salari più elevati negli anni a venire. Riuscendo, così, ad ottenere una pensione in alcuni casi ben più alta. Il calcolo dell’INPS, inoltre, non prende nemmeno in considerazione eventuali sottoscrizioni di posizioni previdenziali complementari.


Si tratterebbe di calcoli troppo soggettivi, ma diciamo che il campione studiato dall’INPS ci dà una chiara idea di quanto, con l’attuale legge previdenziale, non sia affatto facile riuscire a percepire un assegno pensionistico, quantomeno, dignitoso.