Quanto prendi di pensione e come calcolare l’aumento che ti spetta: esempi pratici di rivalutazione dell’importo da settembre

Vivere di pensione è diventato difficile per troppi pensionati in Italia: ecco perché gli aumenti del 2% potrebbero arrivare già a settembre
2 anni fa
1 minuto di lettura
pensioni

Se pensi a quanto prendi di pensione riesci ad arrivare a fine mese? Sempre per più persone la risposta purtroppo è negativa. Ecco perché la rivalutazione pensioni automatica per l’adeguamento al tasso di inflazione (c.d. perequazione), che in genere avviene all’inizio del nuovo anno, potrebbe essere anticipata. Ma di quali aumenti sulle pensioni parliamo?

Tuttavia, con un potere di acquisto delle pensioni notevolmente ridotto (causa un tasso di inflazione alle stelle), questa volta potrebbe esserci un anticipo già dopo l’estate.

Il provvedimento potrebbe arrivare nel decreto Aiuti bis che il Consiglio dei Ministri si appresta ad approvare (probabilmente la prossima settimana).

Quanto prendi di pensione e come calcolare l’aumento che ti spetta

Ricordiamo che, in base al sistema vigente, la rivalutazione pensioni automatica prevede un calcolo per scaglioni. La base di riferimento è il trattamento minimo di pensione dell’anno precedente. Per la perequazione anno 2022, l’adeguamento è avvenuto secondo questo meccanismo:

  • 100% dell’inflazione, per le pensioni comprese fino a 4 volte il trattamento minimo
  • 90% dell’inflazione, per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo
  • 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo.

Il tasso di perequazione per il 2022 è stato dell’1,7% (decreto ministeriale del 17 novembre 2021).

Aumento pensioni già da settembre?

L’anticipo della rivalutazione pensioni già dopo l’estate è una richiesta avanzata da più parti. Su tutti i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

L’incontro con il Governo ha prodotto alcune prime risposte nella direzione da noi richiesta. Credo che la strada sia giusta”

Così segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

L’ipotesi che avanza è quella di un anticipo dell’aumento pensioni nella misura del 2%. Il conguaglio poi si farà ad inizio del 2023. Quando, cioè si conoscerà il tasso definitivo di inflazione di fine anno. L’anticipo dovrebbe assestarsi intorno al 2% per l’intero semestre.

Questo significa che:

  • una pensione di 1.500 euro, avrà un aumento di 30 euro mensili da settembre (quindi, 180 euro per l’intero semestre)
  • per un assegno di 1.800 euro, l’aumento sarà di 36 euro mensili da settembre (per un totale del semestre di 216 euro).

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Come ricevere l’avviso pensione tutti i mesi sul telefonino

Lanciato il servizio Request to Pay grazie alla partneship tra Postepay e Mastercard.
Articolo seguente

Postepay: i pagamenti in contactless ora anche da Apple Pay