Quanto rende un buono postale ordinario a maggio 2021. Questa è la domanda che in molti si pongono. La risposta è interessi molto più bassi degli scorsi anni. Questo perché a novembre dello scorso anno sono stati nuovamente cambiati i tassi di interesse annuo lordo ma al ribasso. Ecco allora la rendita dei buoni fruttiferi postali ordinari in questo mese di maggio.
Buoni fruttiferi postali ordinari: che sono
Alla domanda: quanto rende un buono postale ordinario di Poste Italiane ad oggi? La risposta è davvero poco nonostante siano una tipologia di investimento che dura fino a 20 anni.
Tale tipologia di buoni può essere sottoscritta soltanto dalle persone fisiche per multipli di 50 euro fino ad arrivare a massimo 1 milioni di euro giornalieri. Come detto, inoltre, hanno un rendimento fisso che cresce nel tempo ed una capitalizzazione semplice sugli interessi. Questo su base bimestrale composta su base annuale.
Per i buoni ordinari, inoltre, non si paga l’imposta di bollo se il valore del portafogli buoni è più basso o uguale alla cifra di 5 mila euro. Se esso è superiore a tale cifra, allora si applica un’aliquota dello 0,20% annua. Ovviamente sul capitale investito. Tali titoli possono essere poi cointestati ma massimo tra 4 persone ma non tra soggetti minorenni e maggiorenni. Nemmeno tra soggetti minorenni. Per quanto concerne quelli dematerializzati, infine, essi hanno la stessa intestazione del conto di regolamento. Quest’ultimo è il libretto di risparmio postale o il conto corrente BancoPosta. Nel caso tale tipologia di buoni venga sottoscritta mediante telefono, infine, c’è la possibilità di esercitare il recesso dal contratto di sottoscrizione. Questo fino al quattordicesimo giorno dalla ricezione della documentazione contrattuale.
A maggio 2021 quanto rende un buono postale ordinario?
Rispetto a prima di novembre 2020, i buoni fruttiferi postali ordinari rendono molto meno.
Sia gli interessi che altri proventi maturati sui buoni, poi, saranno soggetti ad imposta sostitutiva sui redditi del 12,50%. A chi non risiede nel nostro paese, invece, il prelievo fiscale non verrà applicato. Poste Italiane ricorda infine che i buoni saranno esenti da imposta di successione.
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