Negli ultimi mesi non sono aumentati soltanto i rendimenti dei conti deposito ma anche dei buoni postali. Proprio per questo entrambi sono tornati a piacere agli italiani, un po’ come una volta.
I bfp erano tanti amati soprattutto negli anni ottanta quando il tasso nominale annuo lordo al quarto scaglione di detenzione arrivava fino al 15%. Che bei tempi quelli! Al momento del rimborso, infatti, la gioia era enorme. Con il denaro ricavato davvero si poteva realizzare qualcosa di bello come comprare la cucina dei propri sogni o fare il viaggio sognato tutta la vita.
Ora, invece, con quello che si ricava a malapena si riesce a fare un piccolo viaggetto o ci si può concedere una cena. Dipende tutto dal buono che si sceglie di sottoscrivere.
Tra questi ce n’è uno che dura poco ma offre rendimenti sicuramente più alti dei conti correnti. Si tratta del 3 Anni Plus, ecco come funziona.
Investire a 3 anni, ecco in cosa
Desiderate investire denaro solo per 3 anni e contare su rendimenti fissi? Una buona scelta potrebbe essere il buono 3 Anni Plus che offre un rendimento effettivo annuo lordo dell’1,50%.
Prima di dei 3 anni è possibile richiederne il rimborso anticipato ma non si ha diritto al riconoscimento degli interessi maturati. Si riceve, infatti, solo il capitale investito al netto degli oneri fiscali.
Il rimborso del titolo si può chiedere, come detto, quando si vuole purché entro la scadenza della prescrizione decennale. Essa inizia a decorrere dalla data di scadenza del buono. Quando si verifica tale situazione si perde tutto, non solo gli interessi ma anche il denaro accantonato.
Occhio quindi sempre alla scadenza del titolo in proprio possesso. Il suggerimento è quello, nel caso se ne disponga di uno cartaceo, di avviare il processo di dematerializzazione. Esso è possibile ma secondo le modalità indicate dall’ufficio postale. Per effettuare la dematerializzazione, però, è necessario che il buono e il libretto postale/conto corrente BancoPosta (destinati uno dei due a fungere da conto di regolamento) abbiano la stessa intestazione.
I titoli dematerializzati sono la scelta migliore perché non vanno in prescrizione. Vengono infatti rimborsati alla scadenza e l’importo è accreditato in automatico sul conto di regolamento dell’intestatario.
Il rendimento
I buoni postali a 3 anni di Poste Italiane possono essere sottoscritti soltanto da persone fisiche e per importi di 50 euro e multiplo di questa cifra fino a un massimo di 1 milione di euro al giorno.
Per quanto riguarda il rendimento, esso è fisso mentre la capitalizzazione composta degli interessi è su base annuale. Questi titoli, inoltre, così come tutti gli altri collocati sul mercato da Poste Italiane, sono esenti dall’imposta di bollo se il valore del portafoglio buoni (tutti i titoli che si hanno) è più basso o uguale a 5000 euro.
Se è superiore, invece, c’è da sostenere un’aliquota dello 0,20% annua sulla cifra accantonata.