Quanto risparmio sui lavori con il bonus 110%: calcolo esatto su caso concreto

Bonus 110%: scopri quanto risparmi e se è vero che puoi fare i lavori gratis
4 anni fa
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Nessuno ti regala niente, io ai lavori gratis non ci credo!”. Avete sentito anche voi commenti del genere in merito al nuovo bonus 110%? Tale diffidenza è giustificata o è solo frutto della disinformazione che ancora oggi c’è sulla procedura e sui alcuni aspetti determinanti del bonus 110? Scopriamolo insieme con un caso concreto: ipotizziamo dei lavori di riqualificazione energetica, prima agevolabili al 65% con il vecchio ecobonus, e mettiamo a confronto la spesa finale con quella di chi usufruisce del bonus 110. Nel secondo caso, con sconto in fattura e cessione del credito, veramente non si spende nulla?

Come posso essere certo che la pratica per il bonus 110 sia accettata?

Partiamo da una premessa: essendo un bonus che promette in sostanza di fare i lavori gratis, è intuibile che ci siano paletti per contenere il ricorso ed evitare truffe o abusi.

Questi requisiti però potrebbero anche rischiare di far perdere il bonus 110 a chi era in buona fede ma si perde nella giungla della burocrazia. Quindi, in parte, il timore dei proprietari di casi, e i dubbi so come procedere e quale detrazione scegliere, sono fondati. E’ un po’ come il dilemma “è meglio l’uovo oggi o la gallina domani?“, in cui il bonus 110 viene visto come uno scenario aleatorio.

Requisiti per il bonus 110: due cose da controllare prima di iniziare la pratica

L’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza sugli interventi che danno diritto al bonus 110. Tuttavia ci sono dei paletti da rispettare:

  • tetto massimo di spesa in base al tipo di intervento (ex articolo 119 del Decreto Rilancio);
  • salto di due classi energetiche garantito a fine lavori (o, se non possibile, raggiungimento della classe energetica più alta).

E qui le cose potrebbero complicarsi per chi non si affida a professionisti per avere un parere preventivo sulla fattibilità della pratica. Non rispettare uno di questi due paletti comporta la perdita del bonus 110 in tutto o in parte.

Se si supera il tetto massimo di spesa, infatti, il resto del lavoro resta a carico del contribuente. Supponiamo che la ditta vi proponga più lavori per essere sicuri di migliorare di due classi l’efficienza energetica. Attirati dalla possibilità di fare i lavori gratis accettate. Ampliando il progetto rispetto a quanto avreste fatto con il vecchio ecobonus, però, superate i tetti massimi di spesa previsti per il 110. La differenza residua sarà a vostro carico.

Quanto si risparmia con il bonus 110: calcolo di un caso concreto

Da sapere (alla luce di quanto detto sopra): se un solo lavoro trainante non basta per garantire il miglioramento di due classi energetiche, bisogna tenere bene a mente il tetto di OGNI intervento. Già perché quello che eccede la soglia massima agevolabile, resta a carico del contribuente. Dunque, per lavori molto costosi, potrebbe risultare perfino più conveniente il bonus 65%.

Leggi anche:

Tre cose da fare prima di iniziare i lavori per il bonus 110

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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