Quanto vale la tua pensione oggi: va salvato il potere di acquisto contro i rincari

Vediamo quanto vale la tua pensione oggi. Visto che con l'attuale inflazione galoppante va salvato il potere di acquisto contro i rincari. Ma come? La domanda è d'obbligo. Ecco la risposta.
3 anni fa
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Vediamo quanto vale la tua pensione oggi. Visto che con l’attuale inflazione galoppante va salvato il potere di acquisto contro i rincari. Ma come? La domanda è d’obbligo in quanto proprio quest’anno le pensioni sono aumentate grazie alla perequazione. Così come con la riduzione degli scaglioni IRPEF, da 5 a 4, resterà di più al netto nelle tasche dei pensionati. Così come è riportato in questo articolo.

Pur tuttavia, anche con queste due misure, la risposta su quanto vale la tua pensione oggi è presto detta.

In quanto l’inflazione 2022 rischia di essere ben più alta rispetto agli aumenti sui cedolini. A pesare sul potere d’acquisto, in particolare, è l’aumento dei prezzi di luce e gas. Con la conseguenza che non sono solo più salate le bollette, ma sono più cari pure i beni di prima necessità.

Quanto vale la tua pensione oggi: va salvato il potere di acquisto contro i rincari

Su quanto vale la tua pensione oggi, a causa dei rincari, i Sindacati sono in fermento. E presto potrebbero chiedere al Governo italiano interventi e quindi lo stanziamento di nuove risorse. Uno stanziamento finalizzato proprio a non far perdere potere d’acquisto agli assegni INPS.

E questo perché, su quanto vale la tua pensione oggi, gli interventi già adottati per calmierare i costi delle bollette di luce e gas non bastano. Visto che, a causa della guerra in Ucraina, stanno schizzando verso l’alto pure i prezzi delle materie prime non energetiche.

Come si salva il potere di acquisto degli assegni INPS contro i rincari

In particolare, su quanto vale la tua pensione oggi, c’è il rischio che i rincari portino ad un aumento significativo di beni primari. Come ad esempio il pane a causa dell’aumento del prezzo del grano. E lo stesso dicasi per la pasta. Con molte imprese produttrici che, a causa dell’aumento dei costi dell’energia e della materia prima, per non rimetterci sono costrette a tenere spenti i macchinari.