Quanto vale il taglio del cuneo fiscale? Ecco chi ci guadagna di più in busta paga

L'Inps ha elaborato un rapporto in cui provvede a determinare il peso sulle buste paga degli italiani di una misura come quella del taglio del cuneo fiscale.
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Legge di Bilancio Taglio del cuneo fiscale
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Il taglio del cuneo fiscale è un tema sempre in auge, soprattutto dopo che il Governo ha anticipato che potrebbe prorogare la misura per tutto il 2024. Il rapporto annuale dell’Inps ha fatto i conti in tasca al taglio del cuneo contributivo. Secondo le stime presentate nel report, il guadagno medio in busta paga si attesterà attorno ai 98 euro lordi.
Sempre stando al rapporto dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale, più di 1 lavoratore su 2 beneficerà di aumenti superiori ai 100 euro lordi mensili.

Taglio del cuneo fiscale, un vantaggio per chi lavora full time

Numeri che crescono per i lavoratori full time. Per quest’ultimi, il taglio del cuneo fiscale consentirà di ricevere un aumento mensile fino a un massimo di 123 euro lordi. Soltanto il 2% delle persone che lavorano a tempo pieno riceverà un aumento inferiore di 80 euro lordi. Mentre il 90% della platea di beneficiari si attesterà sopra quota 100 euro.
Il Corriere della Sera, ha sottolineato come l’aumento in busta paga diventa significativo se si prende in considerazione un imponibile medio di 1.500 euro. In tal senso, è importante sottolineare come dal report dell’Inps arriva la conferma che l’8% dei lavoratori full time percepirà aumenti superiori a 150 euro lordi nella busta paga mensile.

Al momento, il taglio del cuneo fiscale ha una scadenza fissata per il 31 dicembre di quest’anno. È però intenzione del governo prorogare la misura per tutto il 2024, attraverso la prossima Legge di Bilancio. Lo ha confermato in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Gianni Rosa, membro della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale del Senato).

Quanto vale il taglio del cuneo fiscale? Ecco chi ci guadagna di più in busta paga

Intanto i sindacati chiedono al governo un intervento strutturale sul cuneo fiscale, auspicando la fine degli interventi “a spot”. A tal proposito, il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri ha ricordato che nel nostro Paese ci sono 8 milioni di lavoratori e lavoratrici con il contratto scaduto, di cui dovrebbe farsi carico lo Stato.

La proposta della Uil, già pervenuta in passato al governo Draghi, è di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale con una spesa non inferiore ai 14 miliardi di euro.
Da segnalare le parole del Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, durante l’Assemblea 2023 presso l’Auditorium Parco della Musica a Roma:

“Noi riteniamo che in legge di bilancio si debbano affrontare tre tematiche: taglio del cuneo fiscale, investimenti e riforme. La nostra proposta per il taglio del cuneo fiscale è che sia robusto e strutturale”

Secondo il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti, si tratta di una bella notizia per i lavoratori italiani che ora potranno avere a disposizione un “importante aumento in busta paga, di circa 1.200 euro in più all’anno”.

Riassumendo

– L’Inps ha elaborato un rapporto in cui provvede a determinare il peso sulle buste paga degli italiani di una misura come quella del taglio del cuneo fiscale.
– Più di 1 lavoratore su 2 beneficerà di un aumento medio in busta paga superiore ai 100 euro lordi mensili.
– I lavoratori sotto contratto a tempo pieno saranno quelli che guadagneranno di più dalla misura.
– Per l’8% dei lavoratori full time l’aumento medio in busta paga sarà superiore ai 150 euro lordi mensili.
– Il taglio del cuneo fiscale verrà con ogni probabilità rinnovato dal governo Meloni per tutto il 2024.

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