Chi è appena andato in pensione o sta per andarci potrebbe aver diritto anche alla quattordicesima mensilità sulla pensione. Di cosa si tratta esattamente? Non è un rateo della rendita annuale, ma un assegno integrativo a sostegno del reddito, introdotto nel 2007 (DL n. 81,), erogato dall’Inps una tantum in via automatica solo ai pensionati più bisognosi.
La quattordicesima sulla pensione non è quindi per tutti i pensionati. Bisogna possedere particolari requisiti anagrafici e reddituali per poterla ottenere. La prestazione aggiuntiva è pagata ogni anno il 1 luglio, ma per chi va in pensione o matura i requisiti dopo il 31 luglio, la riceverà per la prima volta solo a dicembre.
A chi spetta la quattordicesima sulla pensione
La quattordicesima sulla pensione spetta a tutti coloro che hanno compiuto 64 anni di età. Ma l’età non basta per ottenere il bonus. Bisogna anche possedere un reddito uguale o inferiore a 2 volte l’importo del trattamento minimo di pensione. Sono quindi esclusi i pensionati che prendono più di 1.127,48 euro al mese. La quattordicesima non spetta, inoltre, ai titolari di pensione di invalidità civile o assegno sociale, rendite Inail e pensioni di guerra. Spetta, invece, a tutti i pensionati
- del settore privato;
- autonomi;
- ex lavoratori del settore dello sport e dello spettacolo professionistico;
- del comparto pubblico.
Limiti di reddito e importi
Come detto i limiti di reddito sono quelli inferiori a 2 volte il trattamento minimo di pensione. Per redditi si intendono tutti quelli assoggettabili a imposta ai fini Irpef, quindi quelli derivanti da lavoro, pensione, e altre attività fiscalmente assoggettabili a imposta.
L’Inps eroga la quattordicesima in via provvisoria, sulla base delle informazioni reddituali in suo possesso, salvo poi recuperare gli indebiti qualora i successivi controlli dimostrino che il pensionato non ne aveva diritto. Cosa che spesso accade per chi va in pensione e percepisce per la prima volta l’integrazione.
- fino a 15 anni di contributi versati (autonomi fino a 18 anni);
- da 15 a 25 anni di contributi (autonomi fino a 28 anni);
- oltre 25 anni di versamenti (autonomi oltre 28 anni).
Quindi, a seconda della fascia di anzianità contributiva di appartenenza, è corrisposta una quattordicesima rispettivamente di 436,80 euro, di 546,00 euro o di 655,20 euro per redditi annui lordi fino a 10.992,93 euro. Per redditi annui più alti, ma non oltre i 14.657,24 euro, il pagamento della quattordicesima è, a seconda della fascia di anzianità contributiva di appartenenza, pari rispettivamente a 336 euro, 420 euro o 504 euro. Quindi l’importo massimo, a seconda dei casi è di 655,20 euro al’anno.
La quattordicesima per chi è appena andato in pensione
Per chi è appena andato in pensione, quindi, il calcolo e pagamento della quattordicesima in pagamento a luglio avviene in base ai due fattori di cui sopra. Fermo restando il requisito anagrafico dei 64 anni di età. Per quanto riguarda i redditi annui percepiti, l’Inps rileva automaticamente le dichiarazioni dei redditi dei soggetti beneficiari ed elavora i pagamenti a seconda delle fasce di cui sopra.
Ricordiamo che la quattordicesima non è riconosciuta in ogni caso a coloro che percepiscono già di:
- assegni e pensioni sociali;
- invalidità civili;
- Ape Sociale;
- assegni di accompagnamento;
- isopensione;
- assegni di solidarietà;
- assegni degli scivoli previsti dai contratti di espansione;
- indennità per cessazione attività commerciale.
Non solo. La quattordicesima non spetta, nemmeno sulle pensioni pagate da fondi diversi dall’Inps (casse professionali), nonché quelle pagate dalla cassa mutualità pensioni a favore delle casalinghe.
Qualora tutti i requisiti fossero rispettati e la quattordicesima non arrivasse il 1 di luglio, sarà possibile chiedere maggiori informazioni all’Inps tramite il servizio “Inps Risponde”.