Arrivano nuove informazioni sul futuro di Quota 100. La pensione anticipata voluta dal Governo Lega-5Stelle è a rischio cancellazione? Il Conte bis non intende abolire la misura ma non è la strada su cui vuole puntare la riforma pensioni, altre le priorità.
Secondo gli ultimi aggiornamenti la quota 100 sarà confermata ma solamente fino al 2020, quindi un anno in meno rispetto al progetto iniziale. Chi vorrà sfruttare l’uscita con 62 anni e 38 di contributi dovrà sfruttare quest’anno o il prossimo. Le cose poi potrebbero cambiare, anzi molto probabilmente lo faranno.
A confermare la volontà di non cancellare né quota 100 né reddito di cittadinanza è stato il ministro Catalfo “Quota 100 rimane. Poi se ci saranno dei miglioramenti da fare, per Quota 100 o per il Reddito di cittadinanza, li faremo. Ma le due misure restano”.
Il 27 settembre è attesa la nota di aggiornamento del Def e da lì saranno più chiare le intenzioni del governo sulla volontà di mantenere ed eventualmente modificare quota 100 e altre misure in vigore. Già in queste ore però sta prendendo sempre più piede l’ipotesi di anticipare il termine della sperimentazione quota 100 di un anno, dal 2021 al 2020. Una volontà che troverebbe ragion d’essere anche sul numero di domande per la quota 100, inferiori a quelle previste. Se da un lato questo significa costi ridotti (e quindi permette al governo di mantenere la misura senza troppi sacrifici) dall’altro potrebbe essere la riprova che non è quello che gli italiani vogliono.
Il Presidente Inps Pasquale Tridico ha confermato che le domande sono circa il 50% rispetto a quelle originariamente previste e che, di questo passo, potrebbero ulteriormente scendere il prossimo anno (riducendosi fino a 4 miliardi nel 2020). Sempre restando nell’analisi dei numeri possiamo osservare che: oltre il 60% delle richieste proviene da lavoratori con un’età media tra i 64 e i 65 anni.
Riforma pensioni: quale alternativa a quota 100?
Ciò ovviamente non vuol dire che la riforma pensioni non sarà una priorità del Conte bis. Uno dei punti fermi sembra essere la proroga dell’Opzione Donna.
A riassumere la volontà del governo giungono anche le parole di Pier Carlo Padoan: “Quota 100 è una misura che io ho sempre ritenuto dannosa e dovrà essere gradualmente eliminata per essere rimpiazzata da misure che funzionano meglio”.