Anno nuovo e pensioni nuove, con quota 102. Il Parlamento ha licenziato la manovra di bilancio e per il capitolo pensioni arriva una nuova misura che sostituisce quota 100.
La formula di quota 102 prevede l’accesso alla pensione anticipata al raggiungimento di due importanti requisiti. 64 anni di età e 38 di contributi entro il 2022. Non si va oltre, la riforma dura solo un anno.
Quota 102 chi può uscire prima dal lavoro
Quota 102, introdotta per sostituire quota 100 ma solo per il 2022, andrà a vantaggio di poche migliaia di lavoratori.
A conti fatti, per uomini e donne, la riforma servirà alle classi di età che non hanno fatto in tempo a uscire con quota 100 entro il 2021. Ne beneficerà solo chi compie 64 anni nel corso del 2022 e quindi i nati nel 1958.
Potranno uscire anche i nati nel 1957 e 1956 che nel corso dell’anno avranno più di 64 anni, ma probabilmente centreranno il requisito contributivo solo nel 2022. Insomma, quota 102 non rappresenta certo la soluzione strutturale per la riforma pensioni che ci si attendeva. Ma accontenterà qualcuno.
Dubbi e perplessità
Se la si analizza più attentamente, quota 102 rappresenta una valida soluzione solo per chi è nato nel 1957 e 1958. Chi è nato nel 1959 non avrà i 64 anni di età richiesti quest’anno, mentre chi è nato nel 1955 o prima andrà in pensione con la pensione di vecchiaia a 67 anni.
E chi è nato nel 1956? Posto che il lavoratore abbia i 38 anni di contribuzione, vale la pena capire se conviene restare al lavoro un anno in più e attendere il compimento dei 67 (pensione di vecchiaia) oppure uscire prima.
Ne va ovviamente dell’importo della pensione, ma anche del tempo di attesa della stessa. Quota 102 inizia ad essere pagata dopo 3 mesi dalla maturazione dei requisiti (6 mesi se si tratta di dipendente pubblico). Mentre la pensione di vecchiaia parte subito, alla maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi.
Così, ad esempio, a un dipendente pubblico nato nel 1956, non conviene uscire con quota 102, ma attendere il 2023 e uscire a 67 anni. Idem per il lavoratore privato o autonomo, anche se i tempi di attesa della pensione con quota 102 sono più brevi.