La Quota 102 per le pensioni anticipate dal 2022 sostituirà la Quota 100. Che andrà a naturale scadenza del triennio sperimentale il prossimo 31 dicembre del 2022. Ma detto questo, la nuova quota che è stata varata con la riforma pensioni dal Governo Draghi rappresenta davvero uno scivolo da non perdere per i lavoratori? Oppure si tratta, in tutto e per tutto, di un grande bluff? Con il ritorno in auge della riforma Fornero all’orizzonte, così come riportato in questo articolo?
La domanda è d’obbligo in quanto, prima di tutto, sulla Quota 102 per le pensioni dal 2022 c’è da dire, prima di tutto, che l’età si alza.
La Quota 102 per le pensioni anticipate nel 2022. Uno scivolo da non perdere oppure è un grande bluff con la riforma Fornero all’orizzonte?
La Quota 102 per le pensioni nel 2022 ricordiamo che sarà valida per dodici mesi. Proprio per tutto il prossimo anno. Con la conseguenza che, a partire dal 2023, non è da escludere poi che i requisiti diventino ancor più stringenti. Sempre per quel che riguarda l’età anagrafica da rispettare.
Tra il 2023 ed il 2024, infatti, si potrebbe passare alla Quota 103. Ed a regime pure alla Quota 104. Ed in tal caso la pensione anticipata, con il sistema delle quote, non sarà accessibile prima del compimento del 66esimo anno di età.
Il grande bluff delle pensioni anticipate, la nuova quota non piace ai sindacati
Se non proprio un grande bluff, la Quota 102 per le pensioni nel 2022 non piace ai sindacati. Che stimano proprio per il 2022 poche migliaia di uscite con questa nuova misura. E giudicando sovrastimate, di conseguenza, le previsioni che sono state formulate dal Governo italiano.
Con il presidente del Consiglio Mario Draghi che al riguardo è stato molto chiaro sul futuro delle pensioni. Ovverosia, su un ritorno alla normalità con assegni calcolati tutti pienamente con il sistema contributivo.