Quota 103 possibile nel 2025 anche se non verrà più rinnovata

Chi matura i requisiti previsti entro fine anno, grazie alla cristallizzazione del diritto potrà uscire con Quota 103 anche nel 2025.
4 mesi fa
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quota 103
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La pensione anticipata con Quota 103 scadrà a fine anno, ma molti lavoratori potranno uscire anche più tardi non curandosi di quello che farà il Parlamento. E’ infatti probabile che Quota 103 terminerà la sua corsa il 31 dicembre per lasciare spazio al ritorno integrale delle regole Fornero. Tuttavia per chi matura 41 anni di contributi e avrà compiuto i 62 anni di età, il diritto alla pensione anticipata è salvo.

In gergo si parla di “cristallizzazione del diritto alla pensione” e non vale solo per Quota 103, ma per tutte le prestazioni pensionistiche.

Una volta raggiunti i requisiti, il diritto è acquisito e può essere esercitato in qualsiasi momento, anche successivamente. Questo indipendentemente dal fatto che Quota 103 sarà rinnovata o meno per il futuro.

In pensione con Quota 103 anche nel 2025

In altre parole, grazie alla cristallizzazione del diritto, si può accedere a Quota 103 in qualsiasi momento purché i requisiti siano raggiunti nei termini temporali di legge. Come detto, questo ragionamento non vale solo per questo tipo di pensione anticipata, ma per tutte le tipologie di pensione.

La cosa importante, come specificato anche dal Inps, è possedere i requisiti necessari entro i termini di vigenza di Quota 103. Cioè entro il 31 dicembre 2024. Diversamente non si avrà diritto a uscire a 62 anni di età e bisognerà considerare altre alternative alla pensione anticipata. Sempre minori e più difficile, per la verità.

Da ricordare che, ai fini della maturazione del diritto alla pensione con Quota 103, è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente o autonomo. E’ inoltre necessario, ai fini del requisito contributivo, che siano stati versati almeno 41 anni di contribuzione entro la fine del 2024.

La pensione con Quota 103, infine, non è cumulabile con redditi da lavoro a eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro lordi annui fino al compimento dei 67 anni di età. Dopo di che si potrà cumulare i redditi da lavoro con quelli derivanti da pensione senza alcun rischio.

Limite in pagamento e finestra di uscita

La pensione con Quota 103 è liquidata da quest’anno con il solo sistema contributivo. Pertanto il calcolo è diventato più penalizzante rispetto al passato e l’importo della pensione risulta più basso rispetto al previgente sistema misto. Anche l’importo massimo erogabile si è abbassato rispetto allo scorso anno. La pensione non può superare 4 volte il trattamento minimo, 2.459 euro al mese. Questo limite resterà valido fino al conseguimento del diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne). Dopo di che l’importo sarà corrisposto per la misura intera se superiore a tale soglia.

Da ricordare, infine, che la pensione anticipata con Quota 103 è messa in pagamento solo dopo 7 mesi per i lavoratori dipendenti privati e autonomi. Mentre il tempo di attesa sale a 9 mesi per quelli appartenenti al pubblico impiego. La legge di bilancio 2024 ha infatti allungato la finestra mobile per scoraggiare i lavoratori ad accedere a questo sistema di anticipo pensionistico.

Riassumendo…

  • Si può uscire con Quota 103 anche nel 2025 in assenza di proroga della riforma purché i requisiti siano raggiunti entro il 2024.
  • Grazie alla cristallizzazione, il diritto alla pensione anticipata non decade.
  • La pensione con Quota 103 è liquidata col sistema del calcolo contributivo e pagata in ritardo.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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