Quota 104 nel 2025 senza tagli: vivere di pensione e non sopravvivere

Dal 2025 l’età della pensione anticipata per Quota 103 potrebbe salire di un anno diventando Quota 104, misura ancora più stringente.
5 mesi fa
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quota 104

Dal prossimo anno Quota 103 potrebbe essere sostituita da Quota 104 e per andare in pensione servirà un anno in più sulla carta d’identità. La misura del pensionamento anticipato con 41 anni di contributi sarà quindi prorogata, come nelle intenzioni del governo Meloni e in assenza di una riforma strutturale del sistema pensionistico.

Sarebbe, invece, mantenuto il requisito contributivo che è già molto alto, mentre  salirebbe di un anno quello anagrafico. Un passaggio che rispecchia non da lontano quanto già fatto dal governo Conte col passaggio da Quota 100 a Quota 102 quando tre anni fa si decise di mantenere ferma l’anzianità contributiva a 38 anni, ma si innalzò quella anagrafico da 62 a 64 anni di età.

Quota 104, la pensione anticipata nel 2025

Detto questo, come si andrà in pensione anticipata il prossimo anno? Se sulla carta poco sembra cambiare rispetto a Quota 103 (destinata a terminare), l’incremento del requisito anagrafico di un anno, da 62 a 63 anni di età, non lascerà certo indifferenti i lavoratori che hanno oggi 61 anni e che già intravvedono la possibilità di uscire dal lavoro fra pochi mesi.

In buona sostanza, c’è il rischio che, chi il prossimo anno avrà 41 anni di contributi e 62 di età, non potrà lasciare il lavoro che nel 2025. A meno che possa rientrare nella possibilità di andare in pensione anticipata col solo requisito contributivo indipendentemente dall’età anagrafica. Cioè con 41 anni e 10 mesi di contributi o 42 anni e 10 mesi se trattasi di maschi.

A essere coinvolti saranno soprattutto i nati nel 1960 e 1961, i primi della generazione dei baby boomer. Per costoro Quota 104 rappresenterebbe uno step ulteriore verso l’avvicinamento alla pensione anticipata secondo i requisiti delle regole Fornero che prevedono il possesso di oltre 41 anni di contributi. E quindi una ulteriore restrizione rispetto a quanto previsto per Quota 103.

In pensione anticipata a partire da 63 anni

In sintesi, quindi, la pensione anticipata per uomini e donne con Quota 104 si alzerebbe di un altro anno di età.

Dal 2024 si potrà uscire dal lavoro solo a 63 anni, sia per uomini che per donne, sia che si tratti di lavoro autonomo o dipendente. Salvo poche eccezioni.

La misura che sarà introdotta con la legge di bilancio coinciderà quindi con quanto previsto anche da Ape Sociale. Cioè la pensione anticipata a 63 anni e 5 mesi di età, ma con meno contributi (da 30 a 36 anni a seconda dei casi). Ovviamente questa non è una vera e propria pensione ed è riconosciuta solo a coloro che si trovano in particolari situazioni di disagio o di svantaggio sociale, nonché ai lavoratori gravosi.

Tutto, comunque, dipenderà dai conti che si faranno a settembre quando si imposterà la manovra di bilancio. Difficile fare delle previsioni prima, anche perché il debito pubblico continua a salire. E già si parla di correzione dei saldi per 10 miliardi di euro all’anno a partire dal 2025. Quindi soldi in cassa per concedere spazio alle pensioni anticipate ce ne sono sempre meno.

Riassumendo…

  • Dal 2025 il requisito per la pensione anticipata potrebbe salire di un anno.
  • Con l’introduzione di Quota 104 si assottiglierebbe il divario con le pensioni anticipate Fornero.
  • Penalizzati saranno soprattutto i nati nel 1960 e 1961.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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