Quota 41 resta l’alternativa per andare in pensione prima dei 67 anni?

Salvini (Lega) pronto a presentare al governo la proposta di riforma pensioni per Quota 41. Più dubbi che certezze sulla riuscita del progetto.
2 anni fa
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Si torna a parlare di Quota 41 per la riforma pensioni 2023. Nonostante l’Inps certifichi che la manovra costerebbe troppo per lo Stato e non è finanziariamente sostenibile, la Lega tira dritto e si appresta ad avanzare il progetto al governo.

La riforma prevede, come auspicato anche dai sindacati, la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica. Si chiama appunto Quota 41, una deroga alle regole Fornero già prevista da anni per i lavoratori precoci.

La Lega preme per Quota 41

Così, nell’inerzia del Parlamento a discutere della riforma pensioni, Matteo Salvini, leader della Lega, ha dichiarato apertamente che

presenteremo la nostra proposta al presidente Draghi settimana prossima. La certezza è che tornare a vincoli e paletti della legge Fornero in un momento di crisi economica sarebbe un disastro per i sessantenni“.

Una manovra, quella di Quota 41,  che – secondo l’Inps –  costerebbe alle casse dello Stato 18 miliardi di euro fino al 2025. Il che è francamente irrealizzabile, anche perché il premier Mario Draghi ha messo il veto su qualsiasi riforma pensioni che non sia finanziariamente sostenibile.

Vera riforma pensioni o semplice slogan elettorale?

Quota 41 – dicono gli esperti di previdenza – rischia quindi di diventare solo uno slogan elettorale per recuperare consensi dopo la certificazione del flop di Quota 100, sempre voluto dalla Lega.

Oltretutto andare in pensione con 41 anni di contributi versati indipendentemente dall’età non produce particolari vantaggi. Già oggi si può uscire dal lavoro a 42 anni e 10 mesi (41 e 10 mesi per le donne), come previsto dalle regole Fornero.

Ma per Salvini il ritorno dal 2023 alla Fornero è visto come fumo negli occhi. Se non altro perché la Lega è l’unico partito che nel lontano 2011 si oppose al governo Monti e alla dura riforma pensioni voluta e imposta da Bruxelles.

Difficile, però, immaginare che la Lega riesca a spuntarla con questo governo, anche perché Draghi ha messo il veto sulla creazione di nuovo debito per le pensioni e la professoressa Fornero è consulente economico del governo.

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Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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