La raccolta differenziata è presente in Italia da diversi anni ormai. Sono sempre di più i comuni che aderiscono ad essa, sebbene rimangano ancora alcune zone in cui si continuano a smaltire i rifiuti come 15-20 anni fa. Se tutti, bene o male, sappiamo riconoscere di quale materiale è fatta questa o quella sostanza, il discorso cambia se dobbiamo saper interpretare i numerosi simboli che compaiono in alcune etichette dei prodotti che consumiamo. Riconoscerle sarebbe fondamentale per un ulteriore passo in avanti verso quella che oggi potremmo definire come terra promessa ecologica.
1. Prodotto biodegradabile
Chi vede questo simbolo per la prima volta forse è portato a credere che ci si trovi di fronte ad una pianta o comunque un qualcosa di appartenente al mondo verde. In realtà nulla di tutto questo. Ci troviamo infatti di fronte all’etichetta che segnala come il prodotto in questione sia biodegradabile. L’avreste mai detto?
2. Tidy Man
Con questo simbolo non si sta invitando la persona a gettare nel primo cestino che gli capita ciò che ha in mano. In poche parole, non è l’indifferenziata, che tra l’altro ha sempre il suo apposito contenitore, sia in casa (generalmente una busta nera) sia fuori casa, dove l’indifferenziata è gestita dai tradizionali cassonetti di colore grigio. Se vedete il Tidy Man, sappiate che avete tra le mani un prodotto riciclabile, e che va quindi gettato nell’apposito contenitore.
3. Ciclo di Mobius con percentuale
Che cosa significherà mai tale simbolo? E soprattutto, cosa vorrà indicare il numero 65 in percentuale? Anche in questo caso i dubbi dei non addetti ai lavori sono tanti. Se mai dovessimo vederlo, dobbiamo sapere che il prodotto su cui viene applicato è già stato in precedenza riciclato.
4. Simbolo per i RAEE
Il simbolo del bidone con la croce è abbastanza noto ma non sempre tutti azzeccano il suo significato. Facciamo chiarezza: l’etichetta indica che il prodotto non può essere gettato nei bidoni della raccolta differenziata ma deve essere portato all’Ecocentro. La ritroviamo soprattutto per i RAEE, vale a dire i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche