Raffica di avvisi dal fisco, come difendersi dalle lettere compliance

Migliaia di contribuenti stanno ricevendo lettere compliance dall’Agenzia Entrate per l’anno d’imposta 2020. Cosa fare e come difendersi?
10 mesi fa
2 minuti di lettura
lettere compliance
Foto © Licenza Creative Commons

Sono migliaia le lettere in arrivo dall’Agenzia Entrate ai contribuenti. Sono le c.d. lettere di compliance, ossia comunicazioni in cui il fisco informa su possibili anomalie riscontrate nel controllo della propria dichiarazione redditi. La lettera invita, quindi, il contribuente a collaborare, mettendo in regola la propria posizione oppure a fornire le informazioni a propria discolpa.

Gentile Contribuente,
desideriamo informarla di una possibile anomalia nella sua dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2020.
In particolare, nella sua dichiarazione dei redditi, in base ai dati in nostro possesso, risultano non dichiarate le seguenti somme (è indicata poi la somma).

Così inizia la missiva e oggetto d’esame è l’anno d’imposta 2020 (Dichiarazione redditi 2021).

Perché arriva la lettera di compliance

In pratica l’Agenzia Entrate, a seguito di verifiche fatte sulle dichiarazioni presentate per il predetto anno d’imposta, ha riscontrato che il contribuente non ha dichiarato uno o più redditi che siano di lavoro dipendente, autonomo, da locazione o altra tipologia.

A fronte della comunicazione l’Agenzia invita il contribuente a regolarizzare la posizione presentando la Dichiarazione redditi integrativa e pagare l’eventuale differenza d’imposta (con sanzione ridotta oltre che agli interessi). Collaborando in tal senso, il contribuente eviterà nuovi futuri controlli su detta dichiarazione.

Laddove, invece, il contribuente ritenga che i controlli fatti dall’Agenzia Entrate non siano corretti può fornire informazioni e documentazione che vadano a giustificare le proprie sanzioni.

Dove si trova la comunicazione

La lettera di compliance in commento è anche disponibile nella propria Area riservata del sito dell’Agenzia Entrate. Una volta autenticati ed entrati occorre selezionare la funzione “Cassetto fiscale”, sezione “L’Agenzia scrive”, quindi nel menù di sinistra “Invito alla Compliance” saranno visualizzate le informazioni d’interesse nella parte centrale della sezione informativa.

In particolare, è disponibile la comunicazione inviata al contribuente con le anomalie dichiarative riscontrate, uno o più prospetti con il dettaglio dei dati in possesso dell’agenzia e per alcuni tipi di redditi, un prospetto precompilato da utilizzare per la predisposizione della dichiarazione integrativa.

Lettere compliance, come difendersi

Chi, a fronte della lettera compliance ricevuta, vuole presentare la dichiarazione redditi integrativa può farlo direttamente o tramite intermediario incaricato. Se da detta dichiarazione emerge una maggiore imposta a debito o un minor importo a credito rispetto a quanto risultava dalla dichiarazione da correggere, si deve versare la differenza.

Tale differenza può versarsi con il ravvedimento operoso (la sanzione su cui applicarlo è del 15%).

Chi, invece, vuole fornire informazioni e documenti a propria discolpa può farlo tramite il canale CIVIS. È possibile anche telefonare al numero verde 800.90.96.96 da telefono fisso oppure allo 06/96668907 da telefono cellulare2, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, selezionando l’opzione “Servizi con operatore > comunicazioni per l’adempimento spontaneo”.

Ci si può altresì mettere in contattato con la Direzione Provinciale più vicina, prioritariamente mediante PEC, email o telefono. Trovi qui indirizzi e-mail e PEC uffici dell’Agenzia Entrate.

Riassumendo

  • dall’Agenzia Entrate arrivano lettere compliance per l’anno d’imposta 2020 (Dichiarazione redditi 2021)
  • il contribuente che la riceve può presentare dichiarazione redditi integrativa e versare, con ravvedimento operoso, la differenza d’imposta
  • è possibile fornire informazioni e documento a propria discolpa (tramite canale CIVI o modalità alternativa indicata nella lettera ricevuta.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Riscattare i contributi, c’è a chi conviene e a chi invece no
Articolo precedente

Pensioni e contributi: cosa si può riscattare oltre la laurea

congedo di maternità
Articolo seguente

Congedo maternità, come riscattarlo per andare in pensione prima