Ragazza madre: sussidi, bonus e diritto al mantenimento del figlio

Quali sono i sussidi e i bonus previsti per le ragazze madri? Tutto quello che c'è da sapere
8 anni fa
1 minuto di lettura

Si parla tanto in questo periodo di incentivi alla nascita: ma per chi è ragazza madre sono previsti aiuti ad hoc? Non sempre purtroppo dietro ad una nuova nascita c’è una famiglia: chi deve crescere un bambino da sola su quali bonus e sussidi può contare?

Sussidi ragazze madri: gli obblighi e gli incentivi Statali

Prima di tutto la legge prevede alcune misure a favore delle ragazze madri. Pensiamo ad esempio ai sussidi statali e comunali (da chiedere entro sei mesi dalla nascita) ma anche al cd bonus bebé che è soggetto a Isee.

Mantenimento figlio ragazza madre: è obbligatorio per il padre che non riconosce il bebè?

Il padre non può sottrarsi agli obblighi di mantenimento. La legge prevede infatti la possibilità (per la ragazza madre ma anche per il figlio stesso una volta divenuto maggiorenne) di portare in giudizio l’uomo che non riconosce il figlio senza un termine di scadenza. Di norma si procede con il test del DNA perché, chiaramente, non basta provare che ci siano stati rapporti sessuali per dimostrare la paternità. Il rifiuto dell’uomo a sottoporsi al prelievo del sangue per il test del DNA viene interpretato come ammissione di paternità dai giudici. L’obbligo di mantenimento ricade su entrambi i genitori. Anzi di recente la Cassazione ha anche stabilito che la responsabilità penale per il mancato mantenimento del figlio si configura anche se quest’ultimo non si trova in stretto stato di bisogno economico. Se il reddito della ragazza madre non supera 11.369, 24 euro, ha diritto al gratuito patrocinio per portare in giudizio il presunto padre di suo figlio e pretendere il mantenimento del bambino. Se la paternità viene riconosciuta e l’uomo persiste nella violazione dell’obbligo di mantenimento, può essere disposto il pignoramento dei suoi beni.

Ragazza madre: diritto al parto anonimo

E’ inoltre importante ribadire che la ragazza madre che decide di non tenere il bambino ha diritto al parto anonimo.

Per il neonato sarà predisposta la procedura di adottabilità e ovviamente sulla donna non grava il rischio di nessuna azione amministrativa, civile o penale. In questo caso il figlio avrà diritto a conoscere il nome della madre solo dopo la morte di quest’ultima. Considerando il numero purtroppo ancora alto di pratiche pericolose come aborti clandestini e parti in casa con conseguente abbandono del neonato, è sicuramente molto importante ricordare che esiste questa procedura sicura e senza rischi per la salute e per la riservatezza.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Venditori ambulanti: si commette reato a vendere in strada?

Articolo seguente

Falsi invalidi: ecco come si possono denunciare