Quando un cliente chiede alla banca un mutuo, questo gli verrà erogato a titolo oneroso, ovvero dietro il pagamento degli interessi, che saranno spalmati insieme al capitale da rimborsare in fase di ammortamento. In Italia è di gran lunga più in uso il cosiddetto ammortamento “francese”, detto anche a rate costanti. Ciò significa, che il mutuo (ma lo stesso vale per un prestito) viene rimborsato dal cliente con il versamento di rate di uguale importo (discorso diverso si ha per i casi di mutui a tasso variabile).
Rata mutuo, come cambia con l’ammortamento
Semplice, nel corso delle prime fasi dell’ammortamento, il debito da rimborsare è ancora elevato (massimo con la prima rata), per cui gli interessi gravano su un debito residuo molto alto. Man mano che l’ammortamento procede, il mutuatario ha già rimborsato buona parte del debito, per cui gli interessi andranno ad incidere sempre meno sulla rata versata. Ed ecco, quindi, che nell’esempio precedente si trova che degli oltre mille euro pagati, 416,67 euro sono interessi con la prima rata, mentre con l’ultima rata questi rappresentano appena 4,40 euro. In altri termini, si rimborsa con essa quasi esclusivamente il capitale.