Mai come adesso, in questo 2025, è estremamente vantaggioso rateizzare le cartelle esattoriali.
Perché tra le varie modifiche introdotte dal decreto riscossione e dalla susseguente riforma, c’è un potenziamento non indifferente delle rateazioni ordinarie (così vengono chiamate quelle dilazioni che i contribuenti possono richiedere sempre, a prescindere da eventuali provvedimenti di sanatoria, rottamazione e condoni).
Mai come oggi è vantaggioso pensare di pagare a rate le cartelle esattoriali e mettersi in regola. Ed è facile rateizzare le cartelle esattoriali con un click e in 7 o 10 anni.
L’area riservata del sito di Agenzia delle Entrate Riscossione, guida all’accesso
Per prima cosa, bisogna verificare quali siano tutte le cartelle a carico dell’interessato e quali di esse possano essere rateizzate, come dicevamo, con un click e in 7 o 10 anni.
Si parte dal sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, entrando nell’area riservata ai servizi del cittadino. L’accesso, come sempre, è tramite le credenziali SPID o CIE (Sistema Pubblico d’Identità Digitale e Carta d’Identità Elettronica).
Una volta autenticati sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, è necessario cercare le cartelle intestate al contribuente. L’area di interesse è “Situazione debitoria – Consulta e paga”.
In questa sezione compariranno tutte le cartelle a carico del contribuente, incluse quelle sgravate, o con provvedimenti di sospensione della riscossione, o che rientrano eventualmente in altri piani di dilazione precedentemente attivati in passato.
Il passaggio successivo è l’area “rateizza debito” e poi “rateizza adesso”.
Rateizzare le cartelle esattoriali con un click in 7 o 10 anni, ecco come fare
Nella sezione di rateizzazione, compariranno tutte le cartelle integralmente rateizzabili. L’interessato deve spuntare quelle che desidera saldare a rate tra quelle proposte. Se intende rateizzare l’intero importo, dovrà spuntarle tutte. Subito dopo, apparirà il totale del debito oggetto della richiesta, con la possibilità di scegliere il numero di rate più adatto alle proprie esigenze, fermo restando che l’importo minimo della rata non può scendere sotto i 50 euro.
La possibilità di dilazionare il debito può arrivare a 84 rate. Tuttavia, il sistema calcola automaticamente quante rate concedere in base all’ammontare totale del debito. Se questo è inferiore a 4.200 euro, il numero massimo di rate non sarà pari a 84, ma arriverà a un tetto massimo corrispondente a multipli di 50 euro di importo. Il sistema proporrà anche la data entro cui versare la prima rata, a scelta tra quelle indicate, ma entro 12 giorni dalla data di richiesta.
Bisognerà, inoltre, spuntare la casella in cui il contribuente dichiara di non aver depositato un accordo di ristrutturazione in base agli articoli 44, 57, 60 e 61 del decreto legislativo n. 14 del 2019, né un’istanza di transazione su crediti tributari e contributivi ai sensi degli articoli 63 e 88 dello stesso decreto, né una domanda di concordato preventivo o una proposta di accordo per la composizione della crisi da sovraindebitamento, ai sensi degli articoli 39, 46, 65, 83 e 87 del Dlgs n. 14 del 2029.
La procedura passo a passo, dalla richiesta alla ricezione dei bollettini
Come motivo della richiesta di rateazione, apparirà in automatico la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria del contribuente, senza la necessità di produrre l’ISEE o altre prove. Questo perché la documentazione è necessaria solo per chi richiede di arrivare a un numero di rate fino a 120, così come consente oggi la normativa.
Infatti, chi dimostra di avere serie problematiche economiche può sfruttare la dilazione massima a 10 anni. Una volta inviata la richiesta, in modo quasi immediato verranno elaborate le ricevute di accoglimento. All’indirizzo email dell’interessato arriveranno i documenti relativi al piano di rientro. Con tutte le rate, le rispettive scadenze, l’analisi del debito (tra importi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi e diritti di riscossione). E i primi bollettini di pagamento da scaricare.
Si ricorda che, per i piani di dilazione ordinari, la prima rata è quella che, se pagata correttamente, fa scattare l’approvazione effettiva della rateizzazione. Per non incorrere in problematiche – come la decadenza dal piano – va ricordato che esiste una tolleranza massima di 8 rate. In pratica, si possono saltare al massimo 8 rate, anche non consecutive, senza perdere il beneficio precedentemente concesso.
Ecco spiegato, quindi, come rateizzare le cartelle esattoriali con un click e in 7 o 10 anni, direttamente da casa.