Rateizzo IRPEF, scadenze unificate per tutti (riforma fiscale)

La riforma fiscale rende uguali per tutti i contribuenti le scadenze in caso di rateizzo IRPEF e altre imposte sul reddito
1 anno fa
2 minuti di lettura
IRPEF
Foto © Licenza Creative Commons

L’art. 8 dello schema di decreto legislativo sulla riforma fiscale prevede, dal 2024, un’importante in tema di rateizzo IRPEF che scaturisce dalla dichiarazione redditi. In particolare ci riferiamo al saldo e primo acconto. Resta fermo che il secondo acconto (quello in scadenza a novembre) non sarà rateizzabile.

La novità è che si unifica la scadenza delle rate. Quindi, la scadenza di pagamento di ogni rata sarà la stessa sia per chi NON è titolare sia per coloro che sono titolari di partita IVA.

Il rateizzo oggi

Fino a oggi il legislatore prevede la sola possibilità di rateizzare il saldo e primo acconto delle imposte sul reddito. Ossia quello in scadenza entro il 30 giugno di ogni anno (ovvero entro i 30 giorni successivi con la maggiorazione dello 0,40%).

Il rateizzo IRPEF è possibile al massimo fino al mese di novembre. Le scadenze delle rate sono differenziate a seconda che trattasi di titolari di partita IVA o non titolari di partita IVA.

Per i contribuenti con partita IVA, le rate successive alla prima scadono il giorno 16 di ciascun mese. L’ultima rata, dunque, è il 16 novembre. Per i non titolari di partita IVA, invece, la scadenza di ciascuna rata successiva alla prima è la fine di ciascun mese. Quindi, per loro, l’ultima rata è il 30 novembre.

Sempre alla fine del mese di novembre di ogni anno scade anche il secondo acconto. La scadenza vale sia per i NON titolari sia per i titolari di partita IVA. Tale secondo acconto non è rateizzabile. Unica eccezione è stata concessa per quello che scade il 30 novembre 2023. Limitatamente a quest’anno, le persone fisiche titolari di partita IVA con ricavi/compensi del 2022 non superiori a 170.000 euro, possono rinviare l’acconto novembre 2023 in unica soluzione entro il 16 gennaio 2024. Oppure a rate (massimo 5) dal 16 gennaio 2024 al 16 maggio 2024.

Rateizzo IRPEF, dal 2024 scadenze uguali per tutti e fino a dicembre

Lo schema del decreto legislativo attuativo della riforma fiscale, approvato il 23 ottobre 2023, prevede due importanti novità in merito al rateizzo IRPEF (saldo e primo acconto) e delle imposte sostitutive (ad esempio quella dovuta dai forfettari; la cedolare secca, ecc.).

La prima è che si unificano le scadenze delle rate. Tutti i contribuenti, titolari o non titolari di partita IVA, vedranno le rate successive alla prima avere scadenza entro il giorno 16 di ciascun mese. Inoltre, si allunga il piano. Si potrà rateizzare il saldo e primo acconto fino a dicembre. Dunque, una rata in più.

Resta, invece, fermo (salvo futuri cambiamenti) che non si potrà rateizzare il secondo acconto in scadenza a novembre. Questo starebbe significando che chi deciderà per il rateizzo IRPEF fino a dicembre, dovrà pagare entro il 30 novembre il secondo acconto imposte e entro il 16 dicembre l’ultima rata del saldo e primo acconto.

La novità sarà in vigore, se confermata, già a partire dal saldo IRPEF 2023 e primo acconto 2024. Quindi, quelli che saranno in scadenza il 30 giugno 2024 (ovvero 30 luglio con maggiorazione 0,40%).

Riassumendo…

  • lo schema del decreto legislativo sulla riforma fiscale approvato il 23 ottobre 2023 prevede due importanti novità per il rateizzo IRPEF e altre imposte sul reddito
  • il saldo e primo acconto si potranno rateizzare fino a dicembre (quindi, non più fino a novembre)
  • le rate successiva alla prima avranno scadenza per tutti entro il giorno 16 del mese successivo
  • la novità si applicherà dal saldo 2023 e primo acconto 2024.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Risparmiare in crociera: come abbattere i costi.
Articolo precedente

Risparmiare in crociera: ecco come fare, i sogni diventano realtà

conto deposito come scegliere il migliore
Articolo seguente

Cassa Depositi e Prestiti dopo l’aggiornamento dei tassi dei bfp lancia nuove obbligazioni con rendimento al 5%