E’ possibile regolarizzare versamenti effettuati in ritardo e con importi diversi, con il ravvedimento operoso, pagando delle sanzioni ridotte.
Ravvedimento operoso: come regolare il pagamento
Con il ravvedimento operoso, si possono regolare pagamenti effettuati in ritardo o omessi o anche versati con importi più bassi per calcoli errati. Questo strumento permette di pagare l’imposta dovuta e gli interessi di ritardato pagamento dal giorno della scadenza al giorno effettivo di pagamento, con una sanzione ridotta.
Il ravvedimento viene effettuato con il modello F24 per le imposte sui redditi e le imposte sostitutive, per l’imposta di registro dei canoni di locazioni, mentre può essere usato il modello F24 per tutti gli altri tributi indiretti.
Ravvedimento operoso e novità 2016
Con la legge di Stabilità 2016, il ravvedimento operoso è ancora più conveniente, con una riduzione della sanzione dal 30% al 15% se ci si mette in regola entro i 90 giorni dalla scadenza originaria. Il ravvedimento può essere utilizzato anche per la presentazione omessa o in ritardo delle dichiarazioni, la percentuale di sanzioni varia a seconda del tipo di dichiarazione è oscilla se il regolamento avviene nei 90 giorni dalla scadenza, dal 10% al 12%.
Il ravvedimento non può essere utilizzato per Tasi, Imu, bollo auto, CCIAA, ecc.