Dal 2020 anche Imu e Tasi potranno beneficiare del ravvedimento operoso lungo. Lo prevede il Decreto Fiscale appena convertito in legge che estende anche ai tributi locali le regole generali sul ravvedimento operoso, istituto che avvantaggia chi regolarizza l’omesso o insufficiente versamento in tempi brevi.
Dal 2020, quindi, ci sarà la possibilità di beneficiare del ravvedimento operoso lungo anche per i tributi locali e in particolare per Imu e Tasi (che saranno accorpate) che permette di regolarizzare il pagamento delle imposte in ritardo con sanzioni commisurate al ritardo.
Ravvedimento operoso per Imu e Tasi
Il contribuente ha la possibilità di beneficiare del ravvedimento operoso per Imu e Tasi fino alla data di ricezione da parte del Comune della cartella di pagamento, dopo di che non sarà più possibile sanare le pendenze tributarie in questo modo. I contribuenti avranno quindi più tempo per mettersi in regola con la propria amministrazione locale, ma allo stesso tempo più tardi lo faranno, più sanzioni dovranno corrispondere. La normativa vigente prevede una sanzione calcolata nella misura dello 0,1% dell’importo più interessi di mora per ogni giorno di ritardo se si sana il debito entro 14 giorni. Oltre i 14 giorni, la sanzione Imu e Tasi da versare con ravvedimento operoso è pari ad un minimo di 1,5% fino ad un massimo del 3,75% dell’importo dovuto. Se l’omesso o tardivo versamento non viene regolarizzato entro un anno dalla scadenza ordinaria, bisogna versare la sanzione in misura piena.
Ravvedimento operoso lungo, quanto si paga
Con la nuova normativa in vigore dal 1 gennaio 2020, le imposte locali sulla casa pagate in ritardo saranno pari:
- ad un 1/10 del minimo nel caso di regolarizzazione entro trenta giorni dalla violazione;
- ad 1/9 del minimo se la regolarizzazione avviene entro novanta giorni;
- ad 1/8 del minimo, se la regolarizzazione avviene entro un anno;
- ad 1/7 del minimo, se la regolarizzazione avviene entro due anni dall’omissione o dall’errore;
- ad 1/6 del minimo se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni avviene oltre due anni;
- ad 1/5 del minimo se la regolarizzazione avviene dopo la constatazione della violazione ma prima dell’emissione della cartella esattoriale.
Scendono gli interessi di mora
Dal 1 gennaio 2020 cambiano anche gli interessi legali di mora.